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In occasione del suo primo trionfo da allenatore, l'ex nerazzurro, Marco Materazzi, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport: "Sono orgoglioso della mia squadra non abbiamo mai mollato. E quando ci siamo salutati, parecchi ragazzi hanno pianto: se mi chiedete cosa porterò dentro di questa esperienza, non allontanatevi da questo momento"
Dal Mondiale di Berlino al Triplete di Madrid, fino a Goa, vincere ha sempre lo stesso sapore? "La conquista del campionato in India è stata un'esperienza straordinaria: il tratto comune con il passato è nei messaggi di congratulazioni, che sono arrivati dagli ex interisti come Eto'o e da quei compagni in azzurro, Del Piero e Nesta, che un anno fa erano in India. Poche settimane fa la città di Chennai è stata colpita da un'alluvione che ha ucciso oltre 300 persone. Ciò che abbiamo visto durante e dopo l'alluvione è stato incredibile. Ma altrettanto incredibili sono stati l'orgoglio e la forza della popolazione di Chennai, gente davvero unica che ha saputo rialzarsi. Anche dal loro esempio abbiamo tratto la forza per vincere."
Il primo titolo da tecnico? "Sono particolarmente orgoglioso per la stima dimostrata dal gruppo. Ciò avviene quando il tecnico riesce a mettere il collettivo davanti all'io, ed è una parte importante del risultato finale"
Qual è stata la maggiore difficoltà nel passaggio dal campo alla panchina? "Decidere la formazione, comunicare le esclusioni, effettuare le sostituzioni: questo è il lato più difficile, ma avere la responsabilità delle scelte è stimolante. Perché ti senti, assieme alla squadra, padrone del tuo destino"
Come definisce i due campionati vissuti in India?"Questa Lega è coinvolgente. Il livello di gioco è da alta serie B, poi ci sono allenatori come Zico, Roberto Carlos, Anelka, Platt, e giocatori di nome, penso a Lucio, Helder Postiga, Riise, Malouda. E mi piace sottolineare il valore di tre miei calciatori: Elano non ha bisogno di presentazioni, Raphael Augusto ha qualità tecniche, fisico e visione di gioco, è un centrocampista moderno ed un ragazzo eccezionale. E poi Mendoza, capocannoniere con 13 gol: è un giocatore speciale, grazie a tecnica e velocità"
Tra Cuper, Lippi, Mancini, Mourinho, si è ispirato a qualcuno in particolare, oppure da appassionato di basket Nba si ritrova nelle teorie di Phil Jackson e Gregg Popovich?"Ho cercato di mettere in pratica quanto mi hanno insegnato i miei allenatori, ma soprattutto mi sono adattato alle caratteristiche dei giocatori. Con Jackson e Popovich si parla di guru, si va dal filosofo al sergente: io concedo molta libertà ai giocatori, che però devono rispettare le regole stabilite"
Il futuro di Materazzi è ancora in India? "E' presto per dirlo, ma ammetto che mi sono trovato magnificamente, anche con la proprietà del Chennaiyin. Prenderò ogni decisione assieme alla mia famiglia"
L'Inter di Mancini interromperà il digiuno di scudetti, oppure il burrascoso post-Lazio potrà incidere?"L’Inter è una grande squadra che, oltretutto, non deve disputare le Coppe. Fino alla sconfitta contro la Lazio i ripetuti cambi di modulo, ben assimilati dai giocatori, erano stati un pregio. E ora non può essere tutto da buttare: questa Inter è da titolo"
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