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Mazzarri gli fa una finta: manda Kuzmanovic a scaldarsi. Poi chiama Zanetti e…

Eva A. Provenzano

Era uscito a scaldarsi qualche minuto dopo rispetto a Kovacic ed Andreolli e quasi non ci si accorgeva di lui. Poi a bordo campo sono spuntati i suoi polpacci familiari e sono partiti gli applausi. È rimasto a riscaldarsi per un po’, con un...

Era uscito a scaldarsi qualche minuto dopo rispetto a Kovacic ed Andreolli e quasi non ci si accorgeva di lui. Poi a bordo campo sono spuntati i suoi polpacci familiari e sono partiti gli applausi. È rimasto a riscaldarsi per un po', con un occhio al campo tutte le volte che il Livorno si avvicinava all'area nerazzurra. Mazzarri gli fa una finta, manda a scaldarsi Kuzmanovic (se fosse entrato lui sarebbe stato l'ultimo cambio.ndr), sembra che tocchi a lui e invece uno dei suoi assistenti esce a chiamare il capitano. È il suo turno, si accorgono tutti e lo accompagnano con un oooo fino al centro del campo. Tanti compagni si avvicinano per salutarlo. Cambiasso si tiene la sua fascia, ma lo abbraccia forte. Si fa mezzo campo palla al piede e innesca un'azione da gol che però non è gol. Sarebbe stato il massimo. O forse no. Il massimo è che, dopo sei mesi fuori per una lesione al tendine d'Achille, Javier Zanetti da Krypton è tornato. E gli interisti hanno le prove scientifiche poco dopo, quando va via ad un avversario come un ragazzino, passa palla a Kovacic, Mateo la dà a Nagatomo con un passaggio, un dribbling, qualcosa tipo playstation, ed è gol. Due a zero. Partita finita. Applausi per lui e il solito coro che lo accoglie a braccia aperte "un solo capitano". Bentornato Pupi.