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Queste le parole di Luciano Moggi rilasciate nel suo consueto editoriale su TMW. Le riportiamo solo per onor di cronaca: "Rispondendo alla "Stampa" sui rapporti tra lui e Moratti, assente alla consegna del premio intitolato alla memoria del padre, Gianfelice Facchetti ha fatto riferimento al "gioco" (lui lo chiama "sporco") che di recente avrebbe preso piede "per manomettere la memoria di Giacinto Facchetti, con ogni mezzo, a volte con la complicità degli organi di informazione". Intanto mi fa specie quella "complicità degli organi di informazione" , che non vedo per niente, ma il punto è un altro. Un conto è il rispetto della memoria, tutt'altro conto è la ricerca della verità. Se essa è tale che quella memoria non può non essere richiamata, non se ne può fare a meno. E allora inviterei Facchetti jr ad ascoltare con animo sgombro da pregiudizi, le telefonate che il padre faceva, e che ora sono agli atti del processo. La verità è sotto gli occhi di tutti. A meno che Gianfelice Facchetti non ci voglia dire che, per continuare a onorare la memoria, quella verità che sta emergendo, debba essere occultata."Dissentiamo completamente dalle parole di questo ex dirigente di calcio.
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