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Secondo l'esperto agente Fifa, Vincenzo Morabito, il pezzo pregiato del mercato potrebbe essere l'argentino del Napoli, Ezequiel Lavezzi: "Novantacinque milioni per Cavani e Hamsik? Abramovich, il patron del Chelsea, non è quello di tanti anni fa, quando faceva maxi-investimenti: potrebbe tirarne fuori al massimo sessanta per i due calciatori del Napoli. Ma il pezzo pregiato della squadra di Mazzarri è un altro: Lavezzi".
Perché Lavezzi?
"Perché i club russi potrebbero ripetere con l'argentino del Napoli l'operazione fatta con Eto'o, a cui vennero assicurati tanti milioni nella scorsa estate affinché lasciasse un grande club come l'Inter. Dovessi indicare un partente tra i big del Napoli, direi Lavezzi, per una cifra non inferiore ai trenta milioni. In questo senso, potrebbe anche spiegarsi l'operazione-Vargas, il talento cileno pagato a caro prezzo: avrebbe le caratteristiche per sostituire il Pocho in caso di partenza. Mi ha colpito una cosa a proposito dell'acquisto di Edu Vargas".
Cosa?
"Le dichiarazioni di Mazzarri: "È un calciatore acquistato dalla società, io lo allenerò". Magari sbaglierò, ma l'ho interpretata in una maniera negativa".
De Laurentiis assicura che non cederà i pezzi pregiati.
"Lui è un presidente che rispetta gli impegni ed è in grado di resistere anche a maxi-offerte. Il Napoli non è l'Udinese, che tira fuori calciatori e poi li cede. De Laurentiis non smantellerebbe mai la squadra, piuttosto dalla cessione di un importante giocatore potrebbe ricavare milioni da destinare all'acquisto di altri pezzi pregiati. Il presidente si sta impegnando affinché il Napoli possa ulteriormente crescere e i risultati in questa stagione stanno sostenendo il suo progetto: la squadra è arrivata agli ottavi di Champions e può recuperare il leggero ritardo in campionato, magari ripetendo il piazzamento della scorsa primavera e restare nel grande giro internazionale".
Anche un boss come Abramovich gioca al risparmio?
"Non è quello del 2003, l'anno in cui cominciò la sua avventura con il Chelsea. Allora era come gli attuali emiri del Manchester City: partiva a testa bassa e non badava a spese. È vero, vuole investire sul mercato a gennaio perché è rimasto deluso dall'andamento della squadra e dal tecnico Villas-Boas: credeva che fosse il nuovo Mourinho e invece, proseguisse così male nei prossimi mesi, l'allenatore del Chelsea potrebbe saltare. Cavani e Hamsik? Nomi da prendere in considerazione eventualmente per giugno, non ora e non alle cifre ipotizzate dai media inglesi: Hamsik ha una valutazione da 25-30 milioni e Cavani da 35-40, anche se nel caso dell'uruguaiano molto dipende dal rendimento e dai gol in Champions".
Che mercato sarà quello che si apre il 3 gennaio?
"Il Napoli rafforzerà la rosa perché deve prepararsi per affrontare almeno due match in Champions e per risalire in campionato. Immagino un mercato più movimentato rispetto agli ultimi anni. Galliani è stato abile a mettere su l'operazione-Tevez, puntando sui cattivi rapporti del calciatore argentino con Mancini e sulla sua voglia di riscatto. Altri grandi club come Inter e Juve dovranno mettersi nella scia del Milan, quindi cercheranno di rafforzarsi. Prevedo mosse anche da parte di Roma e Lazio".
Ma non c'era aria di crisi?
"Quella c'è, tanto è vero che in Inghilterra soltanto i club di primissima fascia, City o Chelsea, possono permettersi certe spese, non quelli medi. Il regime fiscale è cambiato: prima, i calciatori pagavano il 40 per cento di tasse; adesso, pagano il 50 per cento. Ovviamente i grandi sono più attirati dai dollari dei russi. E dal Paris St. Germain, un club che nei prossimi anni dominerà la scena. Anzi, farà piazza pulita, grazie alla forza dei suoi sceicchi".
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