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Massimo Moratti sembra orientato a riprendersi il suo giocattolo ma da qui a dire che la sua idea possa realizzarsi ce ne passa. Anche se l'ex patron potrebbe sfruttare i dubbi di Thohir.I costi di un club sono alla luce del sole e l’ex patron lo sa benissimo anche perché nel suo “governo” di soldi ne ha investiti e parecchi. Il tycoon sta scoprendo in questi mesi come costi una macchina come quella dell’Inter. Thohir, dopo aver messo in pegno gli asset pregiati del club per rifinanziare il debito da 230 milioni senza farlo gravare su di sé, non si è potuto sottrarre all’erogazione di un secondo prestito a distanza di nemmeno dodici mesi: dopo i 22 milioni (con interessi all’8%) del 2014, ecco i 60 di questi giorni.
In più ci sono i fondi che per loro natura interessati solo al ritorno dall’investimento: potrebbero presentarsi al capezzale di un’Inter che versa in simili condizioni? Sarà dura. Ma Moratti ci proverà. E chissà che non gli riesca anche di mettere in pratica una qualche forma di azionariato popolare che la Roma, all’epoca dei Sensi, caldeggiò giusto un decennio fa. La passione dei tifosi non manca. Bisogna trovare la formula per raccattare denaro.
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