José Mourinho riprende un suo grande cavallo di battaglia. L'allenatore portoghese ha sempre definito la Champions League la coppa dei dettagli, dove per vincere bisogna anche essere fortunati nei momenti decisivi: “Si tratta dei piccoli dettagli. La fortuna o sfortuna nel sorteggio, se la palla colpisce il palo o va fuori, il giocatore squalificato e non può giocare, gli infortuni e quando accadono, una decisione arbitrale contro. Certo, solo un’ottima squadra può vincere la Champions League, ma posso trovare sette, otto, nove squadre che possono vincerla. E’ difficile da indovinare."
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MOURINHO: “IN CHAMPIONS CONTA ANCHE LA FORTUNA. A LONDRA IL MIO CUORE BATTERA’ SOLO PER L’INTER”
José Mourinho riprende un suo grande cavallo di battaglia. L’allenatore portoghese ha sempre definito la Champions League la coppa dei dettagli, dove per vincere bisogna anche essere fortunati nei momenti decisivi: “Si tratta dei piccoli...
Quanto invece al fatto di essere decisivo in panchina, Mourinho minimizza, pur confermando ovviamente l'intenzione di rimanere, con grinta, a fianco dei suoi giocatori, anche nel vecchio stadio amico di Stamford Bridge: “"I giocatori lottano in campo, io fuori - prosegue -. Loro sono molto più importanti di me, perché è in campo che si vincono le partite, non in panchina. Ma io sarò lì è il mio cuore batterà solo per l'Inter. Questo significa essere un professionista, anche se non nascondo che il Chelsea è una parte molto importante della mia vita".
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