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Il centrocampista nerazzurro Gabi Mudingayi ha rilasciato un'intervista a un giornale sportivo belga, che ha presentato così l'esclusiva: «La Juventus ha visto interrompere la sua invincibilità questo weekend per mano dell'Inter di Gabi Mudingayi. Il belga ha disputato un quarto d'ora di questo incontro, l'ultimo e decisivo periodo. A 30 anni Mudingayi è approdato a uno dei più grandi club del mondo, ma non si dice dispiaciuto del fatto che il ct belga Marc Wilmots non lo abbia convocato per le ultime partite. Mudi resta il primo tifoso dei Diavoli Rossi».Il mediano nerazzurro non è arrabbiato o risentito verso l'allenatore della Nazionale, anzi è entusiasta del buon inizio del Belgio per la fase di qualificazione alla Coppa del Mondo 2014: «Ho seguito la Nazionale. Abbiamo giocatori eccellenti e Wilmots deve continuare come sta facendo, la squadra deve continuare così come sta facendo. Quello che conta per me è quello che sto facendo qui in Italia e chi vuole venirmi a vedere o seguire è il benvenuto. La Nazionale belga sta facendo bene e se mi segue o meno, non è la cosa più importante per me». La Nazionale può essere il suo più grande rimpianto della carriera?«Se riguardo la mia carriera direi di no. Ho lasciato il Belgio perché nessuno credeva in me. Ho lavorato duro e nessuno mi ha fatto regali. Sono arrivato a 30 anni a firmare un contratto con l'Inter, una delle squadre più grandi del mondo, ho la stima di media e tifosi. Non ho nessun rimpianto, sono contento di quello che ho fatto fin qui».
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