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Il protagonista di questa puntata di Drive Inter è Yuto Nagatomo. Il calciatore nerazzurro si è raccontato ai microfoni di Inter Channel affrontando vari temi.Queste le parole di Nagatomo:SERIE A - Quando sono venuto a giocare qui ero molto contento, la serie A è importante e sono contentissimo di essere venuto all'Inter, è una grandissima squadra. Quando sono arrivato al Cesena ero molto emozionato, ma la cosa importante è che sono arrivato qui, nel 2010 l'Inter ha vinto tutto, io l'ho seguita in quella stagione anche se ero al Cesena. Troppo forte... con Mourinho.INTER - All'inizio non ci credevo. Ero emozionato e sono partito subito. Mi stavo allenando e il mio procuratore mi ha detto che dovevo partire subito e sono arrivato a Milano con la macchina. In quelle tre ore ho pensato a tante cose. Era un sogno. Fascia da capitano? Sentivo di avere tanta responsabilità, è un onore vestire questa maglia. Devo ringraziare tutti, anche se i compagni mi prendevano in giro.GOL - Quest'anno ho segnato tanto. Immaginavo comunque di poter fare bene.ZANETTI - Con lui è nato subito un bel rapporto. la prima volta che sono arrivato ad Appiano sono entrato nello spogliatoio e Pupi mi ha fatto l'inchino, come segno di rispetto. Ho apprezzato e ora ho un grandissimo rapporto con lui.COMPAGNI - Scherzo con tutti. Soprattutto con Cassano scherzavo, ho imparato tante cose da lui, è il mio maestro (ride, ndr).CASSANO - Vorrei ritrovarlo in Brasile ai Mondiali, vorrei giocare contro di lui, è un giocatore fortissimo e mi piace tanto come persona.MAZZARRI - L'allenatore è importantissimo. Il mister mi ha dato fiducia, coraggio. Ha cambiato tanti giocatori. Per noi è importante sentire la fiducia.OBIETTIVI - Io credo che potremo arrivare al terzo posto, so che è difficile, ma bisogna crederci.CALCIO - Avevo sette anni quando ho iniziato a giocare. Da subito ho deciso che sarei diventato un calciatore, questo era il mio sogno. In Giappone il baseball è molto diffuso come sport, adesso sta iniziando a diventarlo anche il calcio. Io guardavo anche la Serie A quando ero piccolo. Guardavo le partite dell'Inter, della Juve, del Milan. Bisogna comunque avere un sogno e crederci.NAZIONALE - Zaccheroni è bravo, sta facendo bene. Non ha imparato proprio il giapponese. Con lui stiamo crescendo molto.CORSA - Nessuno riusciva a correre con me durante il ritiro (sorride, ndr), anche ora in allenamento corro sempre solo. Andreolli corre molto, io però corro di più. Corro anche prima della seduta di allenamento, 30 minuti prima, da solo con la palla. Dopo l'allenamento a volte rimango in campo a fare qualcosa.CESENA - Mi ricordava molto casa mia, mi piaceva molto. Ho imparato subito "andiamo a mangiare". Lì si mangia bene, mi piaceva tutto. All'inizio facevo fatica a comunicare con i compagni. Non capivo neanche cosa mi diceva il mister, mi diceva di andare a destra e io andavo a sinistra. Dopo i primi mesi ho iniziato a capire la lingua e quindi riuscivo a comunicare. Ho un bel ricordo di quel periodo.MILANO - Vivo qui da tre anni, ma non conosco molte cose. Mi piace l'affetto delle persone qui. Io sono un calciatore però, devo riposare il pomeriggio, non esco. Riposare è fondamentale per correre meglio, per giocare bene.SCUOLA - Non ero bravo, lo sono quando dormo (ride, ndr). Mi piaceva fare sport. Oltre a giocare a calcio, nuotavo.BAMBINO - Ero matto e si vede no? (ride, ndr). Facevo casino con gli amici. GIAPPONE - Sono nato fuori Tokio, in una città molto tranquilla. Poi mi sono trasferito. A Tokio frequentavo l'università. Ho studiato Economia. FAMIGLIA - Vivo con mia sorella a Milano. La città le piace tantissimo, si mangia bene. In famiglia siamo in tre, mio fratello invece vive a Tokio.
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