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Il mercato calcistico ad alti livelli è ormai divenuto davvero un esercizio di alta finanza che sposta le sorti economiche delle società interessate, nonché tetro terreno di raggiri e promesse pericolanti. Esempio lampante di questo mondo è l'affaire Neymar. Il Barcellona l'altroieri ha avvicinato il padre del giocatore mostrando grande interesse e la cosa, ha ovviamente fatto fregare le mani a quelli del Santos, che ne hanno approfittato immediatamente facendo implodere il preaccordo che, un mese fa, avevano stipulato con il Real Madrid a partire da metà settembre.
Taccuini e matite alla mano, i boss del Santos sono giunti alla conclusione che il Barcellona potrebbe far lievitare ancora di più le entrate derivanti dalla cessione di Neymar. L'operazione con il Real era stata stesa sulla base di 60 milioni di euro, di cui i l Santos si sarebbe intascato il 45% (circa 27 milioni di euro), la società D.I.S. Esporte e Organização de Eventos, finanziaria della catena di supermercati paulista Sonda, proprietaria di parte del cartellino, intascherebbe il 40% (24 mln circa), Neymar il 10% e il DIS sarebbe tasca il 40% (R 57,6 milioni dollari), Neymar sarebbe del 10% (US $ 14,4 milioni) e l'altra società Teisa il restante 5%. Inoltre il Santos otterrebbe il 30% degli accordi che sono stati firmati prima del contratto stipulato la scorsa settimana, e avrà il 10% di quelli successivi.
Da qui alla Coppa del Mondo 2014 è stato stimato che la sua immagine produrrà 8 milioni per il club brasiliano. Qui interviene il Barça che, a parità di offerta, avrebbe aumentato quella posteriore al 2014 portandola a 15 milioni di dollari. Il presidente Luis Alvaro de Oliveira Ribeiro smentisce ogni accordo con il Barcellona. Ma il padre non garantisce che l'attaccante non possa accordarsi con Sandro Rosell, presidente del club catalano. Situazione kafkiana insomma, in sostanza sì l'accordo c'è, ma mio figlio, cambiando procuratore potrebbe fare come i comodi suoi anche in corso d'opera ... Non ci sono conferme ufficiali, ma sono forti indizi che il padre di Neymar prenderà le redini della carriera di suo figlio come Bosco Leite ha fatto con Kakà poco dopo l'arrivo a Milano del trequartista di Brasilia. Prima Kakà aveva l'agente Wagner Ribeiro era lo stesso che ora perde terreno per Neymar.
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