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Il consiglio di amministrazione della Angelo Moratti Sapa, l’accomandita che riunisce Gian Marco e Massimo e che controlla il 50,02% di Saras, ha approvato il progetto di scissione a favore di due società di nuova costituzione che saranno interamente possedute dai due fratelli. L’operazione avrà efficacia dal prossimo 1 ottobre e non avrà conseguenze sul controllo di Saras. L’intero patrimonio della Angelo Moratti Sapa sarà diviso a metà e l’accomandita sarà sciolta. Le due nuove società sottoscriveranno un patto parasociale che prevede l’esercizio congiunto dei diritti di voto sulla controllata. Ognuna delle due società, inoltre, non potrà trasferire le azioni senza il consenso dell’altra. Insomma, a partire da ottobre il presidente Gian Marco Moratti e l’ad Massimo Moratti controlleranno direttamente il proprio 25,01%. Il cambio di strategia non è stato determinato da divergenze tra i due fratelli. Entrambi continuano ad andare d’accordo. Secondo fonti interne, la scissione sarebbe funzionale alla maggiore responsabilizzazione della terza generazione che adesso sarà direttamente coinvolta a livello proprietario oltre che gestionale. Analogamente, occorre precisare che la «questione Inter» non riguarda la decisione annunciata ieri. La squadra di calcio è gestita da Massimo Moratti con il proprio patrimonio personale e, quindi, non esistono garanzie sul debito della «Beneamata» (superiore ai 400 milioni) che coinvolgano Saras.
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