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Mauro Icardi si sta prendendo sulle spalle l’Inter. Certo, è ancora presto per celebrarlo come fuoriclasse ma la sua prima stagione nerazzurra ad oggi si potrebbe già considerare non negativa. I mille problemi di pubalgia aggiunti al fatto di avere 20 anni ed essere al primo anno in una grande squadra possono far ben sperare i tifosi nerazzurri per il futuro.
Poi i numeri, che in molti casi se non sempre, sono la cartina di tornasole per un centravanti, e Icardi in tal senso si sta difendendo bene e anche ieri ha segnato, portando il suo bottino recente a 5 gol in tre gare. Numeri da top player. Già a Firenze era stato decisivo, e ieri con la sua doppietta, che portano ad 8 il suo bottino stagionale in campionato, ha coronato una gara splendida costellata anche da una presenza offensiva andata ben al di là dei freddi numeri. I numeri, appunto. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, i due gol di ieri sono la sua quarta marcatura multipla in A (tre volte due reti e una volta quattro) e ha abbassato ulteriormente la sua media minuti/gol: ne segna uno ogni 122’ e meglio di lui hanno fatto solo Destro (uno ogni 84’), Rossi (100’) e Immobile (119’). C’è di più: fino ad oggi l’argentino ha segnato un gol ogni 36 palloni giocati: solo Destro ha impiegato meno tocchi, 27. Aggiungiamoci che nel suo score di ieri c’era anche scritto 11 alla casella «passaggi positivi» e 3 in quella «sponde positive» ed è più facile capire perché perfino Mazzarri, che non gli ha mai risparmiato critiche, parli di un Icardi in crescita. In grande crescita.
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