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Non è un turno di stop per somma di ammonizioni, ma è una squalifica di due giornate più dieci mila euro di multa. Andrea Ranocchia è stato punito così dal giudice sportivo dopo la partita contro il Genoa. Alla base della decisione c'è qualche frase polemica, definita dal giudice 'provocatoria' che il giocatore avrebbe detto nei confronti dei collaboratori di Gervasoni nello spogliatoio, il 22 dicembre a San Siro.
Il giocatore è il terzo nerazzurro che viene squalificato nell'ultimo mese per motivi che non hanno nulla a che fare con il campo. Dopo le frasi irriguardose di Cassano e dopo lo sguardo assassino di Guarin è toccato al centrale italiano e alle sue 'provocazioni' finire dietro la lavagna dei cattivi.
Andrea salterà la prima partita dell'anno contro l'Udinese (gara che avrebbe comunque saltato perchè era diffidato ed era stato ammonito contro i rossoblù) e poi quella successiva contro il Pescara (prima del girone di ritorno) ed è facilmente concepibile che la società nerazzurra sia arrabbiatissima per l'ennesima sentenza che le viene data contro.
Ecco la motivazione del giudice sportivo: "Squalifica per due giornate effettive di gara ed ammenda di 10mila euro a Ranocchia Andrea (Internazionale): per avere, al termine della gara, contestato l'operato arbitrale rivolgendo al Quarto Ufficiale un'espressione provocatoria; per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione)".
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