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Pedullà : “Zanetti, Cambiasso, Stankovic: quando il gioco si fa duro…”

Alessandro De Felice

Alfredo Pedullà, giornalista esperto di calciomercato, nel suo consueto spazio su datasport.it, analizza la vittoria dell’Inter in Champions contro il Twente. “Prendiamoci tre vittorie in due giorni di Champions. E tre qualificazioni...

Alfredo Pedullà, giornalista esperto di calciomercato, nel suo consueto spazio su datasport.it, analizza la vittoria dell'Inter in Champions contro il Twente.

"Prendiamoci tre vittorie in due giorni di Champions. E tre qualificazioni agli ottavi. In tempi di vacche magre non è poco. Milan e Roma hanno onorato il martedì, l’Inter ha faticato per battere il Twente. Avevo azzardato alla vigilia: in condizioni di normalità ci sono diversi gol di differenza tra le due squadre. Forse quattro, con tutto il rispetto per gli olandesi. Ma quando sei in mutande, quando avverti la pressione, qualsiasi differenza tecnica si accorcia. Al punto che nel primo tempo, in modo particolare nell’ultimo quarto d’ora, il Twente sembrava padrone del campo. Tre palle-gol vere, per fortuna la mancanza di un bomber vero e la presenza di un Castellazzi assolutamente all’altezza.

Mi hanno colpito le parole di Massimo Moratti a pochi minuti dal via. “Benitez resta anche in caso di risultato negativo? Questa volta non lo dico per scaramanzia”. Altro che scaramanzia: quella era una partita chiave, cruciale, fondamentale. E sarebbe bastato fissare negli occhi Rafa nei momenti di maggiore sofferenza. Sarebbe bastato notare lo sguardo allungato e preoccupato dello stesso presidente ogni volta che lo inquadravano in tribuna accanto al figlio. Io sono convinto che se tornasse indietro, a fine giugno, Moratti non sceglierebbe Benitez: non era convinto quando l’ha fatto, a maggior ragione non potrebbe esserlo dopo settimane deludenti. Ma prima di buttarlo a mare, in assenza di alternative all’altezza, Moratti giustamente ci ha voluto pensare. Benitez non è fuori dai rischi, perché i nove punti di ritardo in campionato pesano, però intanto è andato a casa con un minimo di sollievo. Non avrà dormito felice, ma almeno alla larga dagli incubi recenti.

Quando il gioco si fa duro devi aggrapparti ai migliori, a chi ha quattro occhi al posto di due e una tenacia fuori dal comune. Non è un caso che a spingere l’Inter siano stati in tre: Stankovic, inesauribile in ogni zona del campo; Zanetti con le sue traversate, dopo aver sofferto in marcatura; Cambiasso non soltanto per il gol, ma per la sagacia tattica. Tre cuori, quei tre, per rianimare Benitez. Ma anche una chiarissima necessità: l’Inter deve tornare sul mercato per prendere un difensore vero, evidentemente non Ranocchia, eccellente profilo in prospettiva ma che ha bisogno di maturare in casa Genoa. Un difensore veloce, in grado di affiancare Lucio. Altrimenti, sarà dura. Dai, Rafa: il cielo non è ancora sereno, ma almeno non hai i pipistrelli sopra la testa"