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Il processo di Napoli su Calciopoli, rimarrà fermo sino ad ottobre, ma non per questo non si smette di parlare di vecchie e nuove intercettazioni.
Ieri il Pm Narducci è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24, ribadendo la posizione dell'accusa: "Alcune cose nel calcio sono cambiate: c’è una consapevolezza maggiore e più diffusa, più forte di mali antichi e atavici del calcio e una capacità maggiore oggi di discutere in modo più franco, senza ipocrisia e pudori. Il processo? In questa fase vanno esaminati i testi delle difese, il processo s’è interrotto e riprende ad inizio ottobre. E’ una fase molto lunga, seguirà una fase non facile: l’esame degli imputati. Poi ci avvieremo alla conclusione del secondo processo Calciopoli. E’ il secondo processo, sia pure con forma semplificata: è quella del giudizio abbreviato di dicembre"Alla domanda se le nuove telefonate ridimensioneranno la posizione degli imputati. “Io credo di no, l’impianto accusatorio è forte, solido, riconosciuto dal gup, è impossibile far scomparire quello che dalle intercettazioni è stato acquisito. Tanto è vero che si parla di alcuni colloqui, ma se ne parla per altri profili, tutti diversi da quelli che spettano al giudice penale e che riguardano l’ambito della giustizia sportiva, e delle prerogative della Figc, alla Figc lasciamo le valutazioni. Tutte le registrazioni sono quelle fatte nel 2004-2005 dai carabinieri per disposizione dalla Procura di Napoli e esistono dal 2005-2006 da quando l’indagine è terminata. Qualcuno in tempi recenti ritiene legittimamente di farne un uso processuale. Dal nostro punto di vista quelle telefonate in un processo penale non hanno rilevanza”.
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