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Podolski: “Critiche sì ma siano giuste. Inter? Alla grande e il futuro…”

Lukas Podolski si è “rimesso in pista” con un prestito di sei mesi dall’Arsenal all’Inter come garanzia di gol ed esperienza. Ma le due panchine di fila e le prestazioni non proprio esaltanti stanno ritardando la sua...

Lorenzo Roca

Lukas Podolski si è "rimesso in pista" con un prestito di sei mesi dall'Arsenal all'Inter come garanzia di gol ed esperienza. Ma le due panchine di fila e le prestazioni non proprio esaltanti stanno ritardando la sua esplosione italiana. Tuttavia, l'attaccante crede ancora in se stesso e non dà peso alle critiche, come spiega alla stampa tedesca: «Penso di aver dato qualcosa nella mia carriera. Ciò che ho raggiunto, grazie alla mia tenacia e grazie all'aiuto del mio allenatore e dei miei colleghi. Sono felice di ogni consiglio ricevuto fino a quasi 30 anni compiuti. Soprattutto se è alcuni di questi sono venuti da alcuni eroi della mia infanzia. Ma, io sono ancora Lukas Podolski, sto vivendo il mio sogno e non voglio farmi svegliare.

Alcuni critici lo hanno definito perdente perché l'Inter non lo ha inserito nella lista EL ma Podolski dice: «Non sono uno di quelli che dice che fa ogni cosa bene, ho ancora tanta voglia di giocare a calcio. Questo è quello che sto facendo adesso, da quando avevo cinque anni. E voglio andare avanti per molto tempo. Io sono uno che è rilassato di natura e so che le critiche, giuste o no, fanno parte del gioco. Ma non sono importanti per me, è invece importante distinguere quelle giuste da quelle ingiuste. Il mio trasferimento è molto positivo, sono stato accolto benissimo e c'è una grande differenza rispetto a Londra, ma ho avuto nessuna difficoltà di adattamento. Naturalmente sarebbe ancora più bello se riuscissimo a eccellere in tutte le competizioni, l'Europa League, ma soprattutto il campionato. Abbiamo bisogno di ottenere il maggior numero di punti dalle partite che restano da giocare».

Il futuro? «Al momento la situazione è che io tornerò a Londra, a marzo aprile avrò dei colloqui e in maggio la stagione sarà praticamente conclusa. A Londra ho trascorso momenti fantastici benché l'ultima parte della mia esperienza sia stata più complessa, ma non ho mai avuto un problema, né il club né con Arsene Wenger o anche i tifosi».