in evidenza

Puscas: “Mancio usa i giovani, questo mi dà  fiducia. Inter? Mi chiamò Chivu ma…”

Ha parlato, ovviamente ache dell’Inter, l’attaccante nerazzurro, Geoge Puscas, nel corso della sua intervista al Corriere dello Sport: “Come sono arrivato all’Inter? Mi ha visto Casiraghi in una gara tra una nazionale...

Riccardo Fusato

Ha parlato, ovviamente ache dell'Inter, l'attaccante nerazzurro, Geoge Puscas, nel corso della sua intervista al Corriere dello Sport: "Come sono arrivato all'Inter? Mi ha visto Casiraghi in una gara tra una nazionale giovanile rumena e la Francia. Il Liberty era in seconda serie rumena e quando è arrivata l’Inter, per me si è realizzato un sogno. Ho detto subito di sì. C'è stato bisogno di convincermi? Scherzate? Un giorno mi ha addirittura chiamato Chivu invitandomi a raggiungerlo perché per me si trattava di una grande opportunità. Avevo già deciso.

L'inizio non è stato facile? Non conoscevo la lingua, non avevo i miei amici e la mia famiglia, in più il calcio italiano era diverso da quello a cui ero abituato. Per 2-3 mesi è stata dura, ma ho pensato solo ad allenarmi e a migliorare. L’esordio in Coppa Italia a San Siro contro la Sampdoria è stata un’emozione. Quella maglia l’ho regalata ai miei genitori che la custodiscono a casa nostra, in Romania.

Mancini? E’ un grande allenatore e mi piace tanto perché ha una notevole personalità e aiuta i giovani a crescere. In allenamento mi parla molto, mi dà consigli e non ha paura a utilizzare in partita i ragazzi del vivaio quando c’è bisogno. Tutto questo mi trasmette fiducia.

Mi ha schierato anche esterno? Fare l’attaccante laterale mi piace, ma credo di esprimere al massimo il mio potenziale quando gioco davanti alla porta. Quanto impara allenandosi con Icardi e Palacio? Tantissimo. Icardi è un grande centravanti e studio con attenzione i suoi movimenti in area. Palacio lontano dalla porta fa sempre la cosa giusta per smarcarsi e mettere in difficoltà chiunque. Cosa mi aspetto in questo finale di stagione? Arrivare il più in alto possibile. Speriamo in Europa."