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Si riunisce oggi l'Alta corte di giustizia, per rispondere al ricorso effettuato da Moggi, Giraudo e Mazzini, contro la radiazione, inflitta dalla Federcalcio, dopo i due stadi di giudizio (Disciplinare e Corte di giustizia).
L'esito della decisione è molto incerto, poichè già l'Alta corte, lo scorso 27 maggio, interpellata da Mazzini, si era pronunciata dicendo che sarebbe servito un esame ulteriore contro la radiazione e la Figc fu costretta a riaprire un procedimento con due gradi di giudizio.
Gli avvocati difensori, dell'ex direttore generale Moggi, dell'amministratore delegato Giraudo e di Mazzini, continueranno a battere la pista, sulla diversità di trattamento, nei confronti del presidente del Genoa Preziosi il quale in passato aveva conciliato la sua radiazione. Ed è proprio il presupposto della conciliazione, che qui non c'è, rende difficile questa strada. Bisognerà quindi puntare sui precendenti; nel 2003 la Camera di conciliazione del Coni diede ragione a Walter Sabatini, dopo tre anni di squalifica fu radiato dall'allora Presidente Franco Carraro, ma poi venne annullata perchè risultata tardiva. Nel caso in discussione oggi, glia anni di ritardo sarebbero cinque.
La FIGC, invece,continuerà a sostenere che tutto l'iter processuale si sia svoltio in maniera corretta, proprio come indicato dall'Alata corte. La decisione finale comunque, arriverà non prima dell'inizio di settimana prossima.
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