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Il calciatore serbo dell'Atalanta Ivan Radovanović si è detto profondamente deluso da quello che Marko Livaja ha fatto martedì scorso durante gli allenamenti. Radovanović ha rivelato che ha accolto Livaja all'Atalanta come se fosse un parente stretto, ma dopo quello che ha fatto la situazione è drasticamente cambiata.Radovanović racconta l'incidente e non riesce a capire da dove sia scaturita la rabbia dell'attaccante croato: «Non so cosa gli sia successo. Davvero non importa se si tratta di un serbo, un croato o una terza nazionalità. L'ho accettato come un parente stretto, siamo venuti insieme all'allenamento in auto, anche se io vivo in una zona completamente diversa. Ho parlato con lui consigliandolo di calmare il suo temperamento e dicendogli di tradurre tutto questo in energia positiva e concentrarsi sul campo».
Il giocatore serbo ha descritto che l'incidente si è verificato dopo un duello al termine di un contrasto con Livaja. Nel tentativo di spingere Radovanović, Livaja gli ha sferrato un violento pugno alla mascella. Anche dopo aver colpito il compagno di squadra Livaja non ha mostrato alcun rimorso, deridendolo palesemente mentre Radovanović andava sanguinante in infermeria. Racconta Radovanović: «Dopo un contrasto, lui mi ha colpito in faccia. Quando ho cercato di fare un passo indietro e allontanarmi, il suo pugno mi ha colpito alla mascella. Non riuscivo a crederci quando l'ho visto ridere di me, che col volto insanguinato andavo in infermeria. Davvero sono rimasto deluso. Per persone così non c'è posto nel calcio».
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