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Non tarda ad arrivare la difesa piccata da parte di Mino Raiola per il suo assistito nella vicenda che vede protagonista lo "strano duo" Totti-Balotelli. Dalle colonne della Gazzetta dello Sport il procuratore del numero 45 nerazzurro ha così dichiarato: "Mario mi ha assicurato di non aver offeso nessuno. Lui ammette solo di avergli detto: 'Basta con i calci, non fare il bambino giochiamo a pallone'. Nulla di più. Poi, Totti si è comportato come tutti sanno. Inoltre, prima di rifilargli quel calcio, Totti gli ha anche detto 'Negro di m...'. Inoltre, Mario ha aggiunto che non si stupisce se il romanista, che è stato un grande attaccante, se la sia presa con lui, visto che oggi è Balotelli il più forte", aggiunge Raiola.L'agente, quando gli viene fatto notare che Totti ha portato in luce i precedenti scontri con il suo assistito, reagisce duramente: "Se dice certe cose significa che ha premeditato questo gesto e cova rancori. Per me chi è razzista è solamente un ignorante. Poi ha tutto il diritto di scegliere come considerarsi. Per un gesto premeditato ci vorrebbero 6 mesi di squalifica, in Brasile c’è anche l’arresto per determinati atti razzisti. Cosa dovrebbe dire adesso Juan al suo capitano?". Non manca il riferimento più commerciale nelle parole del manager: "Vodafone ha investito tanto sulla sua immagine positiva negli spot. Pensate che i suoi clienti di colore siano contenti? Poi mi chiedo come mai Totti faccia il gladiatore solo all’Olimpico, mentre fuori casa è un agnellino... Nonostante l'accaduto - conclude Raiola - Balotelli è disposto a mettere una pietra sopra, entrambi siamo convinti sia un bene voltare pagina. La lotta al razzismo ha bisogno di contributi importanti e se Francesco facesse la sua parte, magari con l’appoggio della Roma, sarebbe il miglior modo per chiudere l’incidente una volta per tutte".
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