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Inter-Juve è sempre una partita storica, fatta di intrecci, di cose passate che ritornano. Claudio Ranieri ha vissuto giornate bianconere e adesso vive il nerazzurro delle cose. "Se Inter-Juve è da considerarsi una gara da ultima spiaggia? No. Dopo quella che ne sarebbero altre 84 di spiagge, cioè di punti in ballo. L'anno scorso il Milan ha vinto con 82 punti, per cui... Dico solo che è il derby d'Italia, una bella partita tra due squadre che vogliono vincere, una che vuole diventare grande, fare di necessità virtù e che si può allenare tutta la settimana, l'altra che è grande ma è partita con l'handicap e sta cercando di ritornare in alto in classifica. Per cui una avrà lo stimolo di misurarsi per dire allora è vero, ci crediamo, l'altra vuole vedere se tutto quello sta facendo può dare il supporto del sorriso perché ricomincia a correre. Ma non è la partita della vita. È una gara che giocheremo in tranquillità senza pensare alla classifica", spiega l'allenatore.
Due sono i simboli della Juve e dell'Inter, Del Piero e Zanetti: "Due grossissimi professionisti, amano il proprio lavoro, cercano di stare al massimo in ogni situazione, per il bene della squadra e dell'allenatore. Se hanno dei difetti? Non ne ho visti in Del Piero, non ne ho visti in Zanetti".
A chi gli chiede se per caricare i suoi userà il vecchio metodo 'Il Gladiatore' infine risponde: "No, loro sono già abituati, sono carichi, non c'è bisogno di far vedere nessun film".
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