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RANIERI “SENTIMENTALE”: “SE MOU DOVESSE ANDAR VIA MI MANCHEREBBE…”

Ranieri bacchetta gli interisti che ieri, durante i festeggiamenti per lo scudetto, hanno esposto uno striscione offensivo nei confronti di Totti. «Non ce n’era bisogno, non credo fossero gemellati con la Lazio…», e saluta...

Alessandro De Felice

Ranieri bacchetta gli interisti che ieri, durante i festeggiamenti per lo scudetto, hanno esposto uno striscione offensivo nei confronti di Totti. «Non ce n'era bisogno, non credo fossero gemellati con la Lazio...», e saluta virtualmente Mourinho «Se dovesse andar via mi mancherebbe un avversario tosto». Il tecnico giallorosso chiede che per loro siano applicate le stesse regole usate per il suo capitano, multato dopo i pollici in giù— dopo il derby. Questo però è anche il giorno del giuramento di fedeltà alla Roma. «Andare via mi sembrerebbe come tradire me stesso, voglio continuare questo progetto. Mia figlia quando ha letto le dichiarazioni sulla nazionale mi ha detto 'non fare scherzi eh'. Poi quell'ambizione rimane e se dovesse essere quella azzurra sarebbe meglio, ma ora resto alla Roma, voglio portare avanti questo progetto». Promette e programma che per il prossimo anno «faremo ancora meglio, ma non vuol dire che vinceremo» e poi parla delle possibilità economiche della società: «Siamo come quelle famiglie che devono far quadrare i conti, con i soldi contati e non sar… facile fare mercato. Ma noi punteremo su giocatori che vogliono questa maglia e che accettino la sfida. Voglio giocatori che non si arrendono mai». Il giorno dopo è dolce-amaro per il tecnico giallorosso e per i suoi. Perchè tanta è la gioia per aver portato l'Inter a giocarsi lo scudetto all'ultima di campionato, ma è anche grande la delusione per averlo solo sfiorato. «È stata una stagione bellissima, certo il dispiacere c'è. Ma quando sono arrivato ho detto ai ragazzi: dobbiamo riportare la gente allo stadio e ieri si è visto, a Verona, che ci siamo riusciti. È stato un bel sogno e i ragazzi per questo devono essere felici. Per certi versi è una stagione irripetibile e nessuno deve rimproverarsi niente, abbiamo lottato contro un avversario pi— forte di noi». Dalla prossima stagione però sarà tutto da rifare. «Dobbiamo superarci ancora, che non significa vincere per forza. L'importante è fare un campionato di vertice e poi ci sar… la Champions League. Andremo in giro per l'Europa, ci faremo conoscere, saremo i messaggeri di Roma». Oggi però è anche il giorno dell'amarezza per lo striscione esposto sul pullman degli interisti. Ranieri chiede «che venga usato lo stesso metro usato per Totti. E poi Francesco i pollici li ha rivolti al suo pubblico, non agli avversari. Lui però ha pagato, è stato multato, ora sarebbe giusto che venisse multato pure chi ha esposto quella scritta ieri». E mentre il presidente Moratti si scusa («ma ora non portiamo Rancore»), De Rossi dice: «Si poteva evitare, ma non è morto nessuno». Ranieri ieri non ha dato il rompete le righe. Giovedì la squadra si ritroverà a Trigoria. «Sarà l'occasione per un primo incontro con i dirigenti - racconta Julio Sergio in scadenza di contratto - ma io voglio rimanere e loro mi vogliono tenere. Non credo ci saranno problemi». Stesse intenzioni di Burdisso che però è un prestito dall'Inter, situazione diversa quindi. «Vorrei rimanere ma non dipende da me, le societ… dovranno trovare un accordo». Ranieri ha già detto ai dirigenti di volerlo. La prossima settimana la squadra potrebbe giocare un'amichevole prima di salutarsi.