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Giornate di lunghe interviste per il difensore nerazzurro Andrea Ranocchia, che con la sua Inter si appresta ad affrontare il Napoli in uno dei match più importanti del campionato. Il numero 23 nerazzurro sta attraversando sicuramente il momento migliore da quando è approdato ad Appiano; proprio la scorsa domenica con il suo cross dalla destra ha indotto il suo collega rosanero Garcia a siglare l'autogol vittoria per la squadra di Stramaccioni."In questa Inter c’è un bel mix: sono arrivati tanti ragazzi che come me hanno tanta voglia di vincere, però lo spogliatoio è trascinato ancora da chi ha vinto tutto ed è ancora un esempio nel lavoro di ogni giorno. È giusto conservare e tramandare questa mentalità. Il cross? Sapevamo che Gasperini lascia giocare unodei tre difensori; a San Siro ha deciso di lasciar libero me eper questo mi sono spinto più volte in avanti. Un autogol può capitare a tutti; è successo pure a me in passato. Quella palla poi era molto difficile per un difensore perché andava verso la porta e gli è rimbalzata davanti".
Contro il Napoli il trio di difesa dovrà fare a meno di Samuel, squalificato: "È uno stop che pesa, perché Walter, quando gioca, riesce a dare tranquillità pure a me e a Juan Jesus".
Si torna sul personale. A 24 anni Ranocchia è diventato un uomo fondamentale dell’Inter, il giovane rivela il suo segreto: "Allenandomi e lavorando duramente, soprattutto nei momenti in cui non giocavo".
Su un altro punto di forza della nuova difesa dell'Inter, Juan Jesus, Ranocchia dice: "Ha uno strapotere fisico nell’uno contro uno impressionante. Magari fa qualche errore di gioventù ma, se continua così, avrà un grandissimo futuro".
Domani contro gli uomini di Mazzarri torna finalmente Cassano."Quanto è mancato all’Inter nelle ultime due giornate? Tanto perché Antonio è un fenomeno. Di giocatori come lui in giro ce ne sono pochi: ha tecnica, visione di gioco e può inventare la giocata in qualsiasi momento. Sono i giocatori come lui a farti fare il salto di qualità. Per esempio, a Parma, dove tutti erano chiusi dietro, magari con la sua fantasia avremmo potuto sbloccare la partita. Mi aspettavo un avvio del genre da parte sua, ho avuto la fortuna di conoscerlo in nazionale e perché lui è un giocatore di un’altra categoria".
Tra gli azzurri l'uomo più pericoloso è sicuramente Cavani. Ranocchia tuttavia si tiene stretti i suoi di attaccanti. "Sceglierei sempre Cassano perché con lui, Milito e Palacio davanti, io sto benone. E con loro siamo riusciti a trovare un ottimo equilibrio. La sfida di domani non sarà decisiva per la lotta scudetto. Mancheranno ancora 22 partite dopo quella di domani. Contro Edinson ho giocato tante volte: è un grandissimo ed è sempre difficile marcarlo perché, correndo tantissimo, sa spaccare le difese e ha grande senso dell’anticipo. E sono curioso di affrontare Insigne. Per me sarà la prima volta".
Dopo la vittoria di Torino, la squadra ha avuto un calo psico-fisico. Ecco cosa è successo secondo il difensore. "C’è stato un calo fisico anche naturale, che può capitare: avevamo vinto tante partite di fila ed è diventato difficile recuperare. Appagamento?Non è che ci hanno dato un premio per aver battuto la Juve... . L’appagamento viene dopo che hai vinto tanti trofei, non per una partita andata bene. Fiducia per le prossime?A Natale non manca tanto. Poi, durante la sosta, avremmo modo di rimetterci a posto. l'Inter deve crescere soprattutto nell’imporre il gioco agli avversari. Finora abbiamo fatto un buon campionato e, dovessimo continuare così, potremmo giocarcela fino alla fine: siamo davanti e io, questo campionato, punto a vincerlo. Di sicuro non parto con l’idea di arrivare secondo anche se ai punti volati via ci pensi sempre, ma in un campionato è normale battere Juve e Fiorentina e magari perdere punti dopo".
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