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Ha portato l'Inter dal settimo posto al terzo. E' ancora a meno cinque dal Milan e mancano sette giornate. E' in corsa ai quarti di Champions, ma non è abbastanza. Le sue dichiarazioni sono stretto monitoraggio. Dopo il derby ha detto che la sua squadra ha sbagliato, non è riuscita a fare quello che voleva. Ha accettato il tapiro con il sorriso e ha sussurrato: "Mi sa che me lo sono meritato". Ha spiegato che c'è tanta amarezza nello spogliatoio nerazzurro per quello che è accaduto ad un centimetro del sorpasso. Ma anche auspicato che i suoi rialzeranno la testa in fretta, come è già successo in passato.
Poi però c'è una frase che è tutta un programma. E su quella battono tutti i quotidiani di oggi, pure Repubblica. "Non so cosa sarà del mio futuro", ha sostenuto il tecnico. Ed è bastato a scatenare il solito chiacchiericcio.
"Ci sarà lui in panchina nella prossima stagione o qualcun altro tipo Mou, Guardiola o Villa Boas? Non si sa - scrive il giornale nella sua sezione sportiva - e intanto Moratti è chiuso in casa da tre giorni in un ostinato silenzio: quando fa così, vuol dire che c'è aria di tempesta".
Ma non era stato lui a volere Leonardo in panchina? Non era il presidente che era seduto accanto al suo 'pupillo' nel primo giorno di lavoro ad Appiano Gentile? Non era lui che solo una settimana fa diceva 'Leo è stato bravissimo"?. Davvero basta una serata orribile per cancellare tutto quello che da Benitez in poi è stato fatto e per rompere quello che sembra essere un rapporto idilliaco?
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