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Andrea Sorrentino prova ad analizzare la sconfitta nerazzurra di ieri: «Inter, anno zero, quando si scopre che ricostruire è impresaardua. Si dovevano voltare molte pagine amare, eppure questo avvio di stagione comincia a essere sinistramente simile allo scorso anno. Però è logico che si avvii qualche riflessione, anche se lo 0-2 contro il Siena è punizione esagerata: per un’oretta l’Inter gioca con poca lucidità ma con l’ardore giusto, nel primo tempo Pegolo sventa quattro occasioni e ci sono anche due quasigol, poi nell’ultima mezz’ora finiscono le energie e il Siena, ben disposto in campo da Cosmi e con Calaiò e Rosina lucidissimi, si prende la partita con i gol di Vergassola e Valiani in contropiede. Ancora emergono i problemi di tenuta difensiva: per troppe volte, durante lagara, c’è eccessivo spazio tra attaccanti e difensori, e in serie A non puoi permettertelo. Ancora l’area avversaria è quasi inaccessibile: le occasioni interiste arrivano quasi sempre su tiri da fuori. Ancora manca una regia lucida, o l’inventiva sulle fasce.Comincia a diventare un guazzabuglio, questa Inter. Affiora il sospetto che manchino pedine fondamentali, come un regista e un vero esterno d’attacco. Che Gargano non abbia la personalità per inserirsi in un gruppo complicato, che Pereira sia un buon corridore senza grandi qualità tecniche. Strama annuncia l’imminente varo della difesa a 3 con Chivu deputato a iniziare l’azione, ma può essere questa l’idea risolutiva?».
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