3 giugno 1997. Quel giorno è nato il gol perfetto. Dai piedi di Roberto Carlos. In un amichevole tra Francia e Brasile calciò una delle sue punizioni: "La palla seguì la curva di una banana e dopo aver girato attorno alla barriera rientrò insensatamente verso il primo palo e si infilò in rete" - si legge in un articolo de 'LaStampa.it' - e per sempre negli occhi di mezzo mondo. Quel gol è finito nella storia del calcio e, dopo tredici anni, anche nei libri della scienza. La sua punizione è stata ufficialmente catalogata dai fisici dell’Ecole Polytechnique di Palaiseau alla voce «Equazione del brasiliano». Si scopre così che uno quel gol straordinario è frutto di un 'involontario' calcolo matematico, "non un colpo di fortuna, ma un gesto di classe che seguì in pieno le leggi della gravità e dell'aerodinamica". Sono serviti diversi mesi di lavoro a Christophe Clanet, ricercatore capo dello studio pubblicato sul «New Journal of Physics» per spiegare il fenomeno. "Per eseguire 'l’equazione del brasilano' - dice - serve una potenza rara e la palla deve stare poco oltre la linea di centrocampo. Senza forza e distanza, il risultato non arriva".
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Roberto Carlos entra nei libri di matematica
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