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ROSSI: “MOURINHO HA CAMBIATO L’INTER COME SAPEVA FARE SOLO SACCHI. MA IL BARCA E’ DI UN ALTRO PIANETA”

Daniele Mari

Franco Rossi, giornalista ed editorialista di Tmw, elogia José Mourinho e la nuova mentalità europea acquisita dalla compagine nerazzurra. Rossi, nel suo editoriale, si proietta già alla finale contro il Barcellona, per la quale non sembra...

Franco Rossi, giornalista ed editorialista di Tmw, elogia José Mourinho e la nuova mentalità europea acquisita dalla compagine nerazzurra. Rossi, nel suo editoriale, si proietta già alla finale contro il Barcellona, per la quale non sembra nutrire grandi speranze, mantenendo comunque il giudizio più che positivo sulle prestazioni europee dell'Inter, che ha dimostrato di aver finalmente acquisito il giusto approccio. Paragoni illustri per il vate di Setubal: Arrigo Sacchi e Carlo Ancelotti, che lo Special One ha battuto in maniera netta e convincente:

Gli allenatori bravi sono quelli che non fanno danni e finalmente si e' capito che Mourinho all'Inter non solo non ha fatto danni, ma e' riuscito a fare quel che in Italia prima di lui era riuscito soltanto a Sacchi e ad Ancelotti.Il Barcellona in assoluto e' più forte perché ha campioni di livello superiore, ma la novità (che non era facile da capire) e' il modo di giocare.L'Inter, e non e' una blasfemia calcistica, gioca in campionato come se fosse in Champions.A parte il Milan dell'epoca Sacchi e di quella di Ancelotti, non era riuscito a nessun'altra squadra.Contro Chelsea e Cska, senza tener conto del valore degli avversari, l'Inter ha superato l'esame di maturità per il quale lo stesso Mourinho era stato ingaggiato.Il Barcellona, il Manchester, il Liverpool e il Milan, tanto per citare le ultime vincitrici della Champions, nei loro campionati giocano come in Champions e non viceversa.Adesso l'Inter e' su quella strada e se non dovesse andare a Madrid per la finale, la ragione sarà esclusivamente tecnica e non tattica o di mentalità.A Mosca l'Inter ha vinto, senza sbavature, una gara importante non sul piano del risultato, ma per come il risultato e' stato gestito.Per anni e' stato rimproverato ai nerazzurri la mancanza di qualità in mezzo al campo e Mourinho non ha risolto il problema ma ha cercato di risolverlo arretrando due attaccanti dai cosiddetti piedi buoni come Eto'o e Pandev (in attesa di Balotelli), a fare più i mediani esterni che altro.Non e' stato colmato l'handicap con le grandi d'Europa, ma almeno c'e' il tentativo di farlo.Il Barcellona e' ancora di un altro pianeta come lo sono altre squadre dal punto di vista della somma dei valori tecnici, ma questa e' la strada che l'Inter doveva percorrere.Nessun trionfalismo, ma una fiducia diversa da quella del passato.Tanti soldi spesi, molti buttati via, ma qualcosa e' rimasto per un presente decoroso, anche se per il futuro più o meno le speranze per una vittoria in Europa sono sempre poche.Quello visto tra Barcellona e Arsenal non e' un altro calcio, ma un altro sport, ma questo non sposta i termini della questione.