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RUSSIA: ANCHE SPALLETTI MERAVIGLIATO DAL RINVIO DI CSKA-ZENIT

«Siamo tutti meravigliati, ci siamo rimasti un pò male e non riusciamo a darci una spiegazione». Luciano Spalletti commenta così la decisione di rinviare per motivi di sicurezza la partita del campionato russo tra Cska Mosca e Zenit San...

Alessandro De Felice

«Siamo tutti meravigliati, ci siamo rimasti un pò male e non riusciamo a darci una spiegazione». Luciano Spalletti commenta così la decisione di rinviare per motivi di sicurezza la partita del campionato russo tra Cska Mosca e Zenit San Pietroburgo, che si sarebbe dovuta disputare domani. «Siamo stati avvisati che la partita era stata rimandata ieri sera con una telefonata della questura e ci siamo rimasti male -dice l'allenatore dello Zenit intervenendo ai microfoni di 'Ventura Football Club' su Radio 1'-. Per noi sarebbe stato un piccolo vantaggio perchè il Cska avrebbe dovuto giocare tre gare importanti in pochi giorni». Spalletti non contesta la decisione in sè ma la mancanza di uniformità di giudizio. «È stata una decisione della questura che va assolutamente rispettata, visto l'attentato nella metropolitana di lunedì scorso, in cui hanno perso la vita 39 persone -spiega l'ex allenatore della Roma-. Il Ministero dell'Interno avrà fatto le dovute valutazione del caso, però appare un pò singolare in quanto poi domenica alle ore 19 ci sarà un derby a Mosca di altre due squadre e allora non si spiega». Impossibile nascondere che il rinvio rappresenti un vantaggio per il Cska, visto che a distanza di tre giorni avrebbe dovuto affrontare lo Zenit in campionato e l'Inter in Champions League. «È un grande vantaggio -sottolinea Spalletti- anche perchè io l'avrei voluta giocare volentieri perchè la mia squadra in questo momento ha tutti i giocatori a disposizione e in forma». Il tecnico italiano ha poi concluso con un pensiero rivolto alla sua ex squadra. «Della Roma non posso pensare che bene sono un tifoso a distanza come sono tutti quelli che hanno fatto parte di questa società. I colori della roma ti macchiano la pelle, ti rimangono dentro», conclude Spalletti.