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Samaden: “Vivaio? Ecco perché funziona. Scommetto su Miangue e tre ’99”

Fabrizio Longo

In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha parlato del settore giovanile dell’Inter Roberto Samaden, che ne è il direttore.  Quali sono i segreti della crescita di tanti talenti? Una società che crede nel proprio vivaio,...

In un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha parlato del settore giovanile dell'Inter Roberto Samaden, che ne è il direttore. 

Quali sono i segreti della crescita di tanti talenti?

Una società che crede nel proprio vivaio, un gruppo di persone competenti, un collegamento con l'area tecnica della prima squadra e 11 centri di formazione che seguono i ragazzini dagli 6 ai 13 anni replicando loro le metodologie del settore giovanile.

Negli ultimi anni sono arrivati 10 titoli in 12 finali. A quali di questi è più legato?

Alla NextGen Series di Stramaccioni e al torneo di Viareggio di mister Vecchi.

Segue ancora chi è cresciuto nell'Inter e ora gioca con un'altra maglia?

Certo, il legame che c'è con loro è insindibile, anche se diventano avversari.

A chi è più legato?

Mi viene da dire Santon che è arrivato a 14 anni e Caldirola che è arrivato a 7 anni indossando la fascia da capitano in tutte le categorie.

Su chi si sente di scommettere per il futuro?

A parte Dimarco, Popa e Radu che sono già nel giro della prima squadra, mi viene da dire Miangue e tre ragazzi del 1999, ovvero il difensore Vanheusden, il centrocampista Emmers e l'attaccante Pinamonti.