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Samuel: «Pallone d’oro? Ci ho sperato come tutti. Ibra e Wes all’Inter…»

Lorenzo Roca

Molte cose sono cambiate negli ultimi 16 anni per Wálter Samuel. L’argentino si ritirerà alla fine di questa stagione ed è partito dal Newell’s Old Boys di Rosario a essere ricunosciuto universalmente come uno dei difensori...

Molte cose sono cambiate negli ultimi 16 anni per Wálter Samuel. L'argentino si ritirerà alla fine di questa stagione ed è partito dal Newell's Old Boys di Rosario a essere ricunosciuto universalmente come uno dei difensori migliori al mondo giocando in Roma, Real Madrid e Inter. Nonostante i cambi di maglia l'atuale difensore del Basilea ha offerto un rendimento costante negli anni: «Rivelo che ho sempre sperato di concorrere per il Pallone d'Oro nel corso degli anni. Era tema di conversazione nelle squadre in cui ho giocato. Quando si avvicinava la data di assegnazione e i giornali cominciavano a speculare sui nomi molti si illudevano. Ricordo diverse illusioni di vittoria: (Francesco) Totti a Roma, (Zlatan) Ibrahimovic all'Inter. Incluso (Wesley) Sneijder nel 2010 che sembrava a un passo. Logico perché a questi livelli tutti possono avere una illusione. I difensori però sono penalizzati, i gol richiamano l'attenzione della gente, ci sono stati giocatori con carriere spettacolari come Paolo Maldini o Alessandro Nesta che meritavano un'occasione. Anche John Terry o lo stesso Ferdinand. Ma solo Fabio Cannavaro è riuscito a vincerlo. Per quest'anno è tra Messi e Ronaldo, ma credo che Lionel sia in vantaggio questa volta, anche Neymar è a un livello spettacolare ma sta esplodendo ora. Ho sofferto molto Ronaldo quando l'ho affrontato, è molto fisico e molto rapido, molto forte. Ma Messi fa la differenza, quando ha la palla sembra che stia giocando alla Playstation».