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Ezequiel Schelotto esprime il suo desiderio e lo fa con forza. «Voglio il Chievo, solo il Chievo. Manca un passaggio. Manca la telefonata, la conferma, la certezza di essere ancora un giocatore del Chievo».
Che idea si è fatto?
«Ci siamo lasciati bene. Credo di avere chiuso la stagione nel miglior modo possibile. Pure la società penso abbia apprezzato. Mi sento quasi ogni giorno con Nember. Ho avuto modo di parlare anche con Maran. Penso che lavorare insieme sarebbe molto bello».
Verona le è entrata nel cuore?
«Certo, qui ho la casa, qui sono rientrato subito dopo le vacanze, qui voglio restare. Ripenso al campionato e...»
E cosa?
«L'inizio non è stato facile. L'infortunio non mi ha aiutato nell'inserimento. Ma poi penso di essermi ripreso. Ho trasformato i fischi in applausi, penso che anche la piazza e i tifosi abbiano gradito».
Come alimenta la speranza di poter tornare ad essere uomo Chievo?
«Gli attestati di stima da parte della società non sono mai mancati. Sono molto attivo sui social. Mi arrivano tanti messaggi dalla gente, dai tifosi. Fanno bene al cuore, mi fanno capire che qualcosa di buono l'ho fatto anch'io. Certo, non tutto si può controllare. Ma io vorrei tornare subito al Chievo»
Più passa il tempo...
«E più si fa dura. Perché il ritiro è la parte più importante della stagione. È importante esserci, lavorare sodo, creare gruppo, prepararsi mentalmente alla nuova battaglia. Restare qui è dura, durissima. Gli altri lavorano, tu guardi, pensi, trascorri le giornate ad aspettare una chiamata che non arriva».
Il momento più bello della scorsa stagione?
«Quando mi sono accorto che nel Chievo avevo trovato il mio spazio, la mia dimensione. Il sacrificio lo apprezzi quando vedi realizzate le tue aspettative».
Merito di Maran?
«All'inizio c'era Corini, voleva puntare su di me. Credo sia giusto non dimenticare nessuno. Poi è arrivato Maran. Il mister ha lavorato bene, ha preso in mano il Chievo, ci ha portato alla salvezza. E credo di avere trovato con lui la giusta intesa. Il Chievo mi è piaciuto, lo stile, le persone. Poi arriva il momento di decidere, le telefonate, le società che si parlano. Inter e Chievo che si confrontano. Speri sempre accada la cosa migliore».
Lei aspetta, Zukanovic va intanto...
«Non posso che parlare bene di lui. Ha dimostrato di valere molto. La sua è stata una stagione molto positiva. Non posso fare altro che augurargli tutto il bene possibile»
.In questi giorni che cosa sta facendo?
«Mi alleno, lo faccio da solo. Certo, non è come essere seguito dai preparatori, non è come essere in ritiro. Ma non mi arrendo, non mi abbatto. Lavoro per farmi trovare pronto nel caso arrivi la chiamata».
Cosa chiede?
«Adesso? Mi basta una penna e un foglio da firmare. Non voglio altro. Voglio subito il Chievo».
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