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Sconcerti: «Errori di Catania? Troppo sciocchi per essere…”

Lorenzo Roca

Sul Corriere della Sera di oggi Mario Sconcerti si sofferma sulla domenica da dimenticare dei nostri direttori di gara: «Errori pesanti, forse determinanti, ma banali come il male di vivere. Nel giro di un campionato di solito vanno e vengono. La...

Sul Corriere della Sera di oggi Mario Sconcerti si sofferma sulla domenica da dimenticare dei nostri direttori di gara: «Erroripesanti, forse determinanti, ma banali come il male di vivere. Nel giro di un campionato di solito vanno e vengono.La grande stranezza è capitata a Catania perché lì era stata presa subito la decisione giusta. È questo il paradosso: sono stati necessari 45 secondi di discussioni altamente tecnologiche tra i sei arbitri per arrivare a una decisione che annullavaquella esatta presa all’inizio. Non vedere un fuorigioco, un fallo, può capitare.Ma discutere in sei per cambiare una decisione giusta, è grottesco. . È il teatrino stesso degli arbitri a Catania che segnala una buona fede di fondo. Troppo sciocco per essere crimine. Pensate a una piccola folla di ladri: può mettersi mai a discutere la strategia del furto al microfono e davanti a tutte le televisioni? No, questi non sono ladri, sono solo modesti gestori di un evento più grande di loro. Fanno grossi danni, hanno certamente sudditanze, ma sono incapaci di responsabilità illegali. Discutono tra loro davanti al mondo perché vogliono fuggire, non passare all’incasso. Questi sono errori scemi di arbitri modesti. Un arbitro corrotto avrebbe fischiato subito il fuorigioco inesistente di Catania».