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Sconcerti: «Inter, giocatori costruiti dalla stampa. Strama…»

Lorenzo Roca

Dalle pagine del Corriere della Sera dura, e non potrebbe essere altrimenti, disamina di Mario Sconcerti sulla partita di ieri sera: «L’Inter non è finita a Firenze, l’Inter non è mai nata. Ha avuto una buona striscia nella prima parte...

Dalle pagine del Corriere della Sera dura, e non potrebbe essere altrimenti, disamina di Mario Sconcerti sulla partita di ieri sera: «L’Inter non è finita a Firenze, l’Inter non è mai nata. Ha avuto una buona striscia nella prima parte della stagione fino al successo a Torino. Poi è andata perdendo e prendendo punti qua e là, senza convinzione né personalità. Infatti è stata rimessa a nuovo a gennaio ma in prospettiva. Nel discorso della montagna del calcio, i giovani con il presente non hanno niente a che vedere. Sono il futuro, perché dovrebbero essere anche il presente? In generale l’Inter ha perso 14 punti dal Milan nelle ultime 15 partite, un abisso, senza che si sia mai voluto affrontare seriamente il discorso. Dallo scudetto il traguardo è stato spostato sull’ammissione in Champions. Dai grandi giocatori si è arrivati ai giovani.

Dai fuoriclasse agli anziani tout court. Nel mezzo è rimasta una non squadra il cui giocatore migliore (Cassano) è un fantasma atletico, voglioso solo di isolamento. Palacio è un buon attaccante, ma è un genere non esclusivo dell’Inter. I buoni attaccanti li hanno anche gli altri. Questo mi sembra il punto. Si gioca aspettando che torni il passato. Di vero, di suo, l’Inter sta mettendo veramente poco. Stramaccioni è un buon tecnico confuso dalla sorpresa di non fare miracoli. Per questo cambia continuamente cercando l’ago nel vecchio pagliaio delle sue certezze. Solo che l’ago è come la squadra, non c’è, non può esserci, mancano gli ingredienti. Molti giocatori sono costruiti dalla stampa, giocassero nel Catania non ne parlerebbe nessuno. Altri sono chiaramente sopravvalutati. L’Inter ha bisogno di grandi giocatori subito e di un grande progetto di squadra. La crisi viene da lontano, forse c’è sempre stata. Partite come questa di Firenze hanno un senso se raccontano tutta la verità. Altrimenti sono un inganno per arroganti».