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SCONCERTI: “LA CLASSIFICA ORA E’ CORRETTA E AL COMANDO C’E’ LA SQUADRA PIU’ FORTE”

Eva A. Provenzano

“La buona vecchia vittoria della forza e dell’abbondanza“. Così Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera, racconta la new revolution in testa alla classifica del campionato italiano di Serie A. “Era nell’aria...

"La buona vecchia vittoria della forza e dell'abbondanza". Così Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera, racconta la new revolution in testa alla classifica del campionato italiano di Serie A. "Era nell'aria una partita così - scrive - di quelle che giochi bene e perdi. L'Inter torna in testa, la Roma si smarrisce, il Milan scompare, il calcio torna di colpo il gioco normale e confortante che è sempre stato. Nessun sovvertimento di valori, nessuna rivoluzione sentimentale". Secondo il giornalista la forza dei nerazzurri non è mai stata messa in dubbio. A farle perdere punti sono stati "esperimenti tattici che le hanno però allontanato il traguardo", dice. "La Roma - si legge ancora nel pezzo del Corriere - è stato un prodigio per come ha dato ordine all'anarchia, nessun vero schema, solo l'uso ragionato, quasi cavilloso, delle qualità dei singoli. Ranieri li ha compressi e allargati sul campo come fossero gomma. Erano in realtà il miglior talento che c'era. Solo un po' meno gruppo, un po' meno squadra, un po' meno organizzati dell'Inter di Mourinho". E sulla partita contro la Samp Sconcerti aggiunge:"Per cercare regolarità geometrica a una squadra di gesti istintivi, Ranieri le ha messo addosso il 4-4-2, il gioco più semplice e naturale che c'è. In sintesi, voleva dire andate e giocate come vi viene, ricordatevi solo di rispettare qualche riferimento, nemmeno troppi perché da anni i riferimenti sono i limiti della Roma. Alla fine è diventato tutto uno spettacolare modo di perdere; un modo sottile, inquieto e anche ingiusto di buttare via una stagione in una sera". E poi l'editorialista conclude: "La classifica è corretta, è in testa la squadra più forte, quella che in tutto ha i parametri migliori: investimenti, forza, tecnica, deficit, programmazione".