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Sconcerti: “La condanna sbagliata della Juve”

Simona Castellano

Mario Sconcerti, nella sua rubrica quotidiana “lo sconcerto quotidiano”, torna a parlare di Calciopoli, sostendendo che la Juve non ha ancora smesso di pagare la sua colpa. “C’è un errore in questa storia di Juve e Inter che...

Mario Sconcerti, nella sua rubrica quotidiana "lo sconcerto quotidiano", torna a parlare di Calciopoli, sostendendo che la Juve non ha ancora smesso di pagare la sua colpa."C’è un errore in questa storia di Juve e Inter che è grande come il mondo ed è dovunque: la Juve non ha finito di pagare la sua colpa con gli scudetti cancellati, con quello del 2006 ancora in discussione. Credo che lo sperpero sia proprio questo. La Juve non ha ancora smesso di pagare. Ha perso due scudetti e ha perso una squadra da scudetto. E probabilmente ha perso molto di più: è stata persa, infatti, la concezione di una squadra vincente e non per forza disonesta. L’Inter ha vinto l’anno dopo con gli acquisti di Ibrahimovic e Vieira dalla stessa Juve; la vera Juve non è mai più esistita" queste le prime parole del giornalista.Continua, affermando che a pagare la condanna di Calciopoli non è stata quella Juve, la Juve di Moggi, ma tutte quelle che l'hanno seguita: "Io credo fortemente che la Juve andasse colpita e limitata nella larghezza con cui l’aveva concepita Moggi. Ma questa Juve ha pagato troppo: sei stagioni dopo si sta ancora ricostruendo quello che fu distrutto allora. Questo non ha niente a che vedere con la colpevolezza di Moggi, ma con una serietà di giudizio che a me sembra mancata. Lo dissi allora, lo ripeto adesso. Si bruciarono donne chiamandole streghe, ma prima di tutto erano donne.Gli effetti della condanna durano ancora e sono troppo lunghi, vanno oltre i termini del giudizio. La Juventus come grande squadra va reinventata. Non era questa la ratio della condanna. Si voleva punire una squadra, non tutte quelle che l’avrebbero seguita".Conclude chiarendo la sua posizione: "non venitemi, per favore, a dire che sono juventino".