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Dalle pagine del Corriere della Sera Mario Sconcerti crocifigge Stramaccioni per la conduzione tecnico-tattica del derby di ieri sera: «Sono stati gli errori di Stramaccioni a decidere nel primo tempo questo derby. Guarin sulla fascia destra ha toltoall’Inter la miglior risposta alla fantasia del Milan e messo in difficoltà la difesa interista. Nessuna squadra inoltre può reggere Alvarez, Cambiasso, Cassano negli stessi trenta metri. Nel primo tempo non solo l’Inter era molto meno squadra del Milan, ma anche più casuale e confusa. Nella ripresa ci sono stati alcuni aggiustamenti, tra cui importante l’ingresso di Schelotto e il ritorno di Guarin in sabbie più adatte. Il pareggio è stato un colpo di oblio della difesa del Milan, Schelotto era solo in mezzo a tre avversari, ma è stato comunque conseguenza di un calcio più logico. Alla fine Stramaccioni ha ottenuto di non perdere, ma resta l’idea che abbia sbagliato almeno due terzi di partita. Il Milan ha fatto il suo per quasi tutto il tempo, con qualche eccezione, come il gol di El Shaarawy, e qualche dimenticanza. Ma è stato in campo con buona grammatica. L’Inter è andata a strappi e quasi sempre dando l’idea di inseguire un’invenzione blasfema. Il punto dà nel complesso a tutti quel che serve per andare avanti, ma non ho visto costruzione nelle idee di Stramaccioni, mentre quelle di Allegri sono almeno in campo già da molto tempo. Si fa fatica a seguire il filo del discorso interista. Nelle pieghe della partita, si sono viste anche cose ottime, ma quale sia stata l’idea originale è quasi impossibile distinguere. Stramaccioni resta ossessionato dalle caratteristiche dell’avversario, pensa di dover rimediare con la fantasia spinta a quelli che evidentemente ritiene i limitidell’Inter. Troppi cambiamenti, troppi esperimenti. L’Inter non è mai diventata una squadra, questo è il problema, la vera riflessione di lungo corso sul lavoro di Stramaccioni. Il risultato funziona, ma non ha dietro un gioco. Manca il futuro, è evidente che la costruzione ha potenzialità, ma fa fatica a stare in piedi. A me è sembrato più forte il Milan e più occasionale l’Inter. Ma il risultato ci sta».
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