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Mario Sconcerti sulle pagine del Corriere si sofferma particolarmente sull'esito del posticipo serale: "Tra Inter e Juve finisce con pareggio spettacolare, ma temo sarebbe un errore prenderlo come piccolo oro. Il pareggio in realtà non è un vantaggio per nessuno. La Juve in sei giornate ha perso 10 punti e ne ha presi solo 8. L'Inter è sotto lo scorso campionato di 2, che saranno pochi, ma rappresentano una flessione del 15%. Della Juve è piaciuto il piglio, la sicurezza e la forza con cui ha giocato la partita. Quella che si può chiamare una nuova personalità. Krasic si è confermato giocatore diverso. È molto difficile nel suo ruolo fare buone partite a ripetizione. Lui ci riesce, anzi, migliora. Bene Aquilani, bene Melo, pericolosa la difesa specie Bonucci, poco gioco in attacco. Il punto non è se la Juve stia diventando squadra, lo sta facendo e bene. Il punto è se sta crescendo come gli altri quattro-cinque avversari. In questo momento è difficile dire di sì. Cresce di sicuro Delneri dentro un ambiente che non deve essere automatico per un veneto che vive in Friuli come lui. Contro l'Inter ha cambiato uomini e spesso modulo, cosa che poche altre volte aveva fatto a Genova o Verona. Segno che non si lascia condizionare dai doveri sentimentali e punta dritto al risultato".
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