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Sentenza a sorpresa in Uk. Novità  per le partite in diretta?

Lorenzo Roca

Nuovi scenari si aprono per i diritti tv delle partite di calcio europee, in seguito a una sentenza d’appello della Corte di Giustizia dell’Unione Europea deliberata ieri. L’antefatto: Karen Murphy, proprietaria di un pub a...

Nuovi scenari si aprono per i diritti tv delle partite di calcio europee, in seguito a una sentenza d'appello della Corte di Giustizia dell'Unione Europea deliberata ieri. L'antefatto: Karen Murphy, proprietaria di un pub a Portsmouth, venne multata per aver usato un decoder greco per trasmettere le partite nel suo locale, evitando così di pagare il carissimo abbonamento a BSkyB, titolare dei diritti sulla Premier. Ma la sentenza afferma: "Le partite non sono “opere di ingegno” e quindi devono circolare liberamente all’interno delle Comunità, senza che i Paesi possano limitare le licenze". La sentenza europea ha stabilito che il sistema di vendita dei diritti sportivi è contrario quindi al principio della libera concorrenza nell’Ue. Si potranno pertanto acquistare abbonamenti da qualunque emittente europea e vedere le partite in Italia, con gli appositi decoder. Ma la vera rivoluzione potrebbe arrivare soprattutto sul Web. «Diventano leciti i link a siti esteri europei che hanno legittimamente acquisito il diritto a trasmettere l’evento» ha spiegato a Repubblica l’avvocato Fulvio Sarzana. «Nessuno potrà più impedire agli utenti italiani di vedere via internet, gratis, le partite trasmesse da emittenti di altri Paesi europei. Attività ora illegale» sostiene un altro legale, Andrea Monti. Crescerà quindi l’offerta, si romperà il monopolio nazionale delle licenze. Dovranno calare i prezzi degli abbonamenti satellitari e delle licenze. Il grande pubblico potrà accedere alle partite tv gratis, quando i siti saranno legali. Una rivoluzione insomma, che però non pare vicinissima.