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Serena: “Juve-Inter? Motivazioni elevate per entrambe. Se i nerazzurri perdono…”

Daniele Vitiello

Aldo Serena, ex attaccante di Inter e Juventus ed attualmente opinionista per Premium Calcio, ha aperto il sipario sul Derby d’Italia di questa sera. Quindici punti separano la Juventus dall’Inter. Se i bianconeri hanno il vizietto del...

Aldo Serena, ex attaccante di Inter e Juventus ed attualmente opinionista per Premium Calcio, ha aperto il sipario sul Derby d'Italia di questa sera.

Quindici punti separano la Juventus dall'Inter. Se i bianconeri hanno il vizietto del pareggio, i nerazzurri con undici sconfitte hanno compromesso la loro stagione. Le motivazioni e la rivalità non mancheranno perché la Juventus rincorre il Milan e l'Inter deve provare ad agguantare un posto per l'Europa League."Quando ci sono sfide fra queste due squadre sono sempre sentite e in più la Juventus gioca per vincere il campionato, mentre l'Inter per rilanciarsi e per trovare una piattaforma e tentare di fare un finale di campionato dignitoso; quindi le motivazioni sono elevate per entrambe, anche se ci sono obiettivi diversi".Guardando la classifica marcatori un solo nerazzurro, Milito con 14 gol, e un solo bianconero, Matri con 10, fra i giocatori in doppia cifra. Questo dato evidenzia nell'assenza di un vero bomber il punto debole di queste due squadre?"Per l'Inter è un discorso diverso perché ha dei veri bomber, giocatori che hanno spesso e con continuità realizzato gol, Milito, Pazzini, poi c'è Sneijder, che non è un bomber, ma è un giocatore che ha sempre fatto tante reti. Io credo che per gli attaccanti nerazzurri valga il discorso di una stagione negativa e di un'Inter sottotono, che non ha espresso un gioco e che dopo qualche partita persa ha smarrito anche la convinzione nel far le cose e in se stessa; quindi il discorso sui pochi gol degli attaccanti nerazzurri dipende dalla negatività di fondo della stagione dell'Inter. Quello della Juventus è un discorso completamente diverso perché ha fatto fino ad ora una grandissima stagione, gli attaccanti di Conte vengono chiamati ad un lavoro abbastanza continuo e ad uno sforzo notevole perché devono essere sempre attivi nella fase di non possesso palla, poiché l'allenatore chiede a tutti un coinvolgimento nelle due fasi (attacco e difesa, ndr) e non è che gli attaccanti bianconeri stiano li fermi e freschi in modo da essere poi lucidi e mettere la palla dentro. Io do l'interpretazione che, se c'è solo Matri ad essere in doppia cifra, gli attaccanti della Juve arrivano stanchi davanti alla porta avversaria".Juventus-Inter è una classica del calcio italiano, lei che ha giocato in entrambe le formazioni, come si affrontano queste partite?"Sono gare che per certi versi si preparano da sole perché i desideri e le motivazioni sono elevati, anzi, nella settimana che precede queste grandi partite, l'allenatore e i giocatori stessi devono tentare di frenare l'entusiasmo, il desiderio, la foga e la voglia che se è tanta, troppa, alle volte rischia di diventare una tensione che non permette di esprimere completamente quello che si ha nelle proprie possibilità. Quindi il lavoro di preparazione di queste gare, sotto il profilo psicologico, è quello, secondo me, di togliere più che di mettere aggressività e determinazione e di cercare di rimanere più distaccati e non farsi coinvolgere in maniera esagerata, perché altrimenti si rischia di andare in uno stato di tensione che non produce grandi cose".Forse questa tensione apparterrà più all'Inter che alla Juventus, in quanto i bianconeri in settimana hanno giocato in Coppa Italia con il Milan, altra partita altamente dispendiosa sotto il profilo della tensione e dello sforzo fisico, quindi hanno avuto meno tempo per pensare alla gara di questa sera."Sì per la Juventus il discorso è un po' diverso, perché avendo disputato i supplementari martedì, anche se si gioca questa sera e ha avuto il tempo per recuperare un po' di energie fisiche, c'è stato un gran dispendio di forze, ma non sotto l'aspetto psicologico perché quando si supera un ostacolo così e si arriva alla finale di Coppa Italia eliminando la diretta antagonista, che è ancora in lotta per lo scudetto, sicuramente sotto il profilo della convinzione in se stessi, del desiderio, della voglia e della preparazione si è in linea con quelli che dovrebbero essere i canoni esatti e penso che la Juventus ci stia arrivando proprio perché c'è stata questa partita, mentre per l'Inter, per il discorso che ho fatto prima, ci sia maggiore tensione".La sconfitta potrebbe essere più "destabilizzante" per la Juventus o per l'Inter?"I tre punti forse valgono più per la Juventus che per l'Inter, in quanto i nerazzurri sono ormai in una situazione difficilmente rimediabile perché dal terzo posto sono abbastanza lontani e hanno molte squadre davanti, tutte in condizioni psico-fisiche migliori, ma possono ambire a un posto in Europa League, però la vedo dura perché c'è la Roma che seppur ieri abbia perso due a uno con il Milan sta rinvenendo anche abbastanza forte e quindi per l'Inter la sconfitta sarebbe sicuramente ancora un aggiungere problemi ad altri già esistenti. Per la Juventus se dovesse perdere i punti di distacco dal Milan, che ieri sera ha vinto, inizierebbero a essere molti (sette, ndr). La vittoria vale più per la Juventus perché per l'Inter a questo punto quasi tutti i traguardi sono andati. Fare pronostici in questi casi è sempre difficile: il momento sicuramente dice Juventus, però in gare come queste alle volte i pronostici vengono anche ribaltati perché l'Inter ha dei campioni che se si riescono a ritrovare in una condizione psicologica buona possono mettere in campo quelle qualità che poco tempo fa li hanno portati a vincere tanto".