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Le squadre di Mancini hanno come caratteristica la fisicità. E la sua Inter lo è se si considera che manderà in campo gente come M'Vila, Kuzmanovic, Ranocchia, Guarin, Icardi. Ci rinuncia solo in un caso il tecnico nerazzurro: "A fronte delle giocate e dell'imprevedibilità di Kovacic. Sarà il punto di congiunzione tra centrocampo e attacco. E' solo un ragazzo, ma è stato già chiamato a prendersi tante responsabilità. Uno che per Mancini, migliorando nei movimenti senza palla, può diventare un fenomeno per le intuizione e il cambio di passo. E anche per quella capacità di ripiegare quando serve e di concludere quando è vicino alla porta. Gli avversari si aspettano un taglio per gli esterni o un assist per le punte, lui con qualche conclusione in più li può sorprendere", racconta in servizio per SkySport24 Andrea Paventi.
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