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In un servizio per Sky Sport 24, Silvia Vallini ha parlato di alcuni degli ultimi colpi dell'Inter messi a segno durante la finestra invernale di mercato. "Solo ritocchi autofinanziati, il rischio di rovinare un equilibrio che funziona, la tentazione di perfezionare il gruppo per puntare ancora più in alto. Questo è gennaio", come riferisce la giornalista. Il dubbio è alimentato dla passato, da storie alterne di successi e fallimenti. "Spesso non è stato solo il mercato di riparazione. Stankovic, ad esempio, raggiunse Mancini proprio a gennaio 2004 per poi vincere tutto e tornare con lui da dirigente. L'attuale club manager è un esempio di longevità", ha spiegato Silvia Vallini. Altri invece hanno vissuto l'ambiente nerazzurro soltanto per poco, come Maniche, Rocchi, Palombo, Shaqiri e Podolski, "addii senza traccia", definiti dalla giornalista.Altri invece ancora suscitano rimpianti: "Coutinho fu lasciato partire prematuramente per 10 mln verso Liverpool a gennaio 2013 e solo dopo pochi mesi Rodgers ringraziò il brasiliano per aver regalato alla sua squadra il tocco magico del pallone. Kovacic è arrivato a gennaio e poi lasciato partire, accompagnato da smorfie e lamenti prima di evder crescere i frutti del sacrificio". Alcune partenze illustri sono consumate proprio a gennaio, come quelle di Pirlo e Zamorano nel 2001 o Ronaldo, Adriano, Vieira, Thiago Motta, Chivu o Sneijder.
Durante il mercato di riparazione, però, è stata costruita in parte la squadra di oggi: ben 9 giocatori sono arrivati in questa finestra, come Nagatomo e Ranocchia nel 2011, Juan e Guarin nel 2012, Carrizo nel 2013 e D'Ambrosio nel 2014. Biabiany è entrato e uscito dall'Inter varie volte proprio a gennaio. Santon è arrivato a gennaio, l'anno scorso. "Nel 2015, negli stessi giorni, è arrivato anche Brozovic, che potenzialmente secondo Mancini potrà diventare uno dei più forti centrocampisti in circolazione. Il migliore in questa stagione dopo Handanovic e Ljajic. Prima di tutto però ora dovranno tornare i conti per poi eventualmente comprare", ha spiegato Silvia Vallini.
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