Un anno così non può che essere incancellabile. Il matrimonio con Yolanthe è stato la ciliegina sulla torta. Una stagione (calcistica e privata) da incorniciare per il Wesley nerazzurro, cominciata con un derby vinto 4 a o e conclusa con la tripletta storica conquistata con la maglia dell'Inter. Sempre il migliore in campo, il giocatore formato folletto, mollato forse troppo presto dal Real, sforna a ripetizione per i compagni d'attacco assist e non solo. Segna pure gol tutt'altro che inutili: il primo contro l'Udinese il 3 ottobre, decisivo contro il Catania il 24 ottobre e trascinatore nel 4-3 contro il Siena. Contro il Kiev entra in campo stringendo i denti e all'89' firma il gol della qualificazione. Con Chelsea, Cska, Barcellona e Bayer diventa irrinunciabile tanto da guadagnarsi il nomignolo di talismano. Nulla può contro la Spagna di Del Bosque e il Mondiale sfuma ad un centimetro dal traguardo: i suoi lanci non bastano perchè - come scrive la Gazzetta dello Sport: 'Robben non è mica Milito', ma l'olandese volante meriterebbe comunque di essere riconosciuto come il miglior giocatore del 2010.
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SNEIJDER, CHE ANNO… MA ROBBEN NON E’ MILITO…
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