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Sorrentino (Repubblica): “Sfatare il tabù Meazza? Il problema vero…”

Francesco Parrone

Andrea Sorrentino di La Repubblica fa una rapida analisi sull’Inter prima dell’ ‘agevole’ (almeno secondo le statistiche) sfida contro il Siena: ‘Dicono tutti: bisogna sfatare il tabù. Come se fosse quello, il...

Andrea Sorrentino di La Repubblica fa una rapida analisi sull'Inter prima dell' 'agevole' (almeno secondo le statistiche) sfida contro il Siena: 'Dicono tutti: bisogna sfatare il tabù. Come se fosse quello, il problema dell’Inter, cioè il fatto che in quattro partite ufficiali in casa non ne ha vinta neppure una. Ma quello, che pure attira la curiosità di statistici, tifosi e titolisti, non è il vero problema, semmai è l’effetto di una causa che è a monte, e che è il vero busillis di queste prime settimane. La causa è la ricerca non perfezionata di un equilibrio che ancora manca, e che Stramaccioni insegue anche oggi contro il Siena, avversario storicamente agevole per i nerazzurri: in 16 confronti ufficiali, in casa o in trasferta, 12 vittorie e 4 pareggi. Non è facile trovare un equilibrio con una rosa così asimmetrica, ricca di centrali ed esterni difensivi ma di fatto senza esterni offensivi e priva di un vero regista a metà campo, però piena di mezze punte dalle caratteristiche più svariate (Sneijder, Palacio, Cassano, Alvarez, Coutinho). Trovare la quadratura del cerchio non è facile e da qui gli inciampi nelle partite in casa, dove costruire gioco efficace rimanendo corti e abbottonati si è rivelato fin qui impossibile: 9 gol ingoiati in quattro gare, e mai meno di due a partita. Stramaccioni ammette che la ricerca del giusto assetto non ha dato risultati soddisfacenti: «Col 4-4-2 siamo più equilibrati, ma allo stesso tempo siamo stati anche meno pericolosi. Non so se siamo vicini a trovare un punto di equilibrio, dobbiamo far parlare il campo. C’è concentrazione, vogliamo vincere e sfatare il tabù di San Siro che però è più nei numeri che nell’andamento delle gare. Bisogna invertire la rotta». Oggi manca ancora Palacio (oltre a Mudingayi e Obi), si va verso un ballottaggio tra Cassano («Lo vedo in grande crescita»)  e Alvarez, nella rotazione per amministrare le energie potrebbe fermarsi addirittura Zanetti, mentre rientra tra i difensori Chivu il cui apporto tornerà buono per allestire una difesa a tre. Perché la ricerca inesausta dell’equilibrio pare che passerà anche dal modulo che lo scorso anno costò moltissimo a Gasperini ma che a Stramaccioni sembra non dispiacere affatto: «Undici squadre su 20 in serie A adottano la difesa a tre. Con Chivu è possibile utilizzarla, è evidente anche dalla composizione della nostra rosa. Se giocherò a tre sarà perché avrò un giocatore che mi fa da playmaker basso. Avere cinque difensori centrali è stata una scelta anche per questo: se fossi stato sicuro di giocare sempre con due centrali sarebbero stati quattro i difensori in rosa». Il Siena, a sentire Serse Cosmi, arriva battagliero: «Non siamo certo la vittima predestinata»'.