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Quali sono le mosse che l'Inter ha in programma per rispettare i parametri di bilancio dopo la multa ricevuta dalla Uefa? La Gazzetta dello Sport di oggi prova a fare chiarezza: "Il club nerazzurro aveva già avviato un progetto pluriennale con un mix di tagli e crescita. Realizzare plusvalenze importanti sul mercato, non solo con i nomi grossi ma anche con i tanti giovani sparsi in giro e a costo zero a bilancio; incrementare i ricavi, a cominciare dal minimo garantito di Infront e dal nuovo contratto di Nike per arrivare all’ambizioso sviluppo di global sponsorship immaginato dall’a.d. Bolingbroke; ridurre gli ammortamenti per l’acquisto di calciatori che nel 2013/14 erano ancora elevatissimi (74 milioni). Quanto agli stipendi, la cura dimagrante era stata già compiuta abbondantemente: il costo del personale, semmai, è destinato ad aumentare. La combinazione di questi fattori potrebbe portare l’Inter a rispettare il deficit di 30 milioni per il 2015-16, a patto però di qualificarsi per l’Europa League, che fa ballare 10-15 milioni tra premi Uefa, botteghino e sponsor. Se la squadra di Mancini non stacca il pass europeo, diventa complicatissimo rientrare nel tetto dei 30 milioni".
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