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Duecentosettanta milioni di utili e ottantasei mln di perdite. Il bilancio dell'Inter non è ancora a posto nonostante i sacrifici (leggi Eto'o) e la volontà di Moratti di seguire le regole dettate dall'Uefa di Platinì.
SportMediaset fa i conti in tasca alla società di Corso Vittorio Emanuele: "L'attenzione deve essere dirottata sui giocatori, il bilancio non mente, ecco perché non si può mascherare la quotazione di Nagatomo, pari a 10 milioni 950 mila, oltre ai 500 mila euro del prestito (compresa la comproprietà di Caldirola)", scrive Gabriele Cattaneo.
Ci sono poi 4 mln e 100 mila euro versati al Torino per Benedetti, difensore della Primavera (e nell'operazione era rientrato metà Stevanovic). Coutinho è stato acquistato a 4,6 mln di euro.
Le perdite nel bilancio nerazzurro dipendono soprattutto dagli ingaggi alti di tanti calciatori come quello di Quaresma che poi è stato ceduto per 7,3 mln al Besiktas: una minusvalenza se si pensa che 'El Trivela' voluto da Mou era stato acquistato con un'operazione vicina ai 25 mln. La cessione di Mario Balotelli al Manchester ha portato nelle casse nerazzurre ventidue mln, l'Inter lo aveva comprato dal Lumezzane a 750mila euro.
Se la squadra interista dovesse, come dice ad oggi la classifica, restare fuori dalla Champions nelle casse non entrerebbero trenta mln vitali per le casse societarie. "L’acquisto di due o tre giocatori, giovani e pronti per far salire la qualità della squadra, sarebbe meno dispendioso. Un investimento fattibile, sempre che i giocatori non vengano iper valutati", spiega il giornalista Mediaset.
Difficile il ricambio generazionale: ci sono da rinnovare i contratti di Samuel, Cordoba, Chivu, Muntari e Castellazzi. Il centrale argentino chiede un contratto di due anni come il suo collega Lucio. Moratti saprà dire di no?
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