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L'Inter più sparagnina dell’ultimo decennio è partita dopo 4’ con il colpo di testa di Samuel sulla punizione di Cambiasso: su quel gol i nerazzurri hanno costruito la vittoria nel derby battagliato che li lancia al terzo posto, eccessivo per il calcio che produce ma puòdarsi che un giorno migliori anche quello. Il Milan rimane in crisi, lamentandosi con qualche ragione dell’arbitro, però ha preso il settimo gol su palla inattiva, è stato incapace di dare concretezza alla propria offensiva e non ha saputo sfruttare la superiorità numerica nel secondo tempo. Insomma pianga su se stesso, sulle scelte di Allegri e, prima ancora, di chi gli ha impostato la squadra.Il gol di Samuel ha impresso al derby la connotazione più gradita a Stramaccioni, che è un nuovo profeta del bel calcio ma fatica a dimostrarlo: l’Inter solo di contenimento, speculando sul vantaggio. Chissà cosa sarebbe successo se 3’ dopo la rete del difensore nerazzurro, Milito non avesse sciupato per due volte nella stessa azione la palla del raddoppio regalata da Abbiati. Sul 2-0 avremmo potuto alzarci e andare a casa perché le barricate di Strama si sarebbero alzate fino al cielo e il Milanino di questi tempi non le avrebbe neppure scalfite.
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