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Dicevano 'è un pupillo di Mancini'. Come a dire: e poi basta. Era il 2004 quando è arrivato all'Inter. Da allora sono passati sette anni, nei quali Dejan Stankovic è diventato, guadagnandosi la fiducia sul campo, un gladiatore apprezzatissimo dal pubblico di fede nerazzurra. Il suo ipotetico passaggio alla Juventus aveva fatto tremare gli interisti e aveva addirittura scandalizzato i tifosi juventini: 'Non lo vogliamo a Torino', protestarono. Segno che il centrocampista, capitano della nazionale serba, è considerato anche dai sostenitori avversari come un 'interista doc'.
Grinta e tenacia ne fanno un combattente ammirato: è stato indispensabile nel cammino verso la vittoria di tutto. E sembra una pedina irrinunciabile anche nell'Inter di Leonardo. Se domani dovesse scendere in campo (cosa che probabilmente accadrà) saranno duecento partite in Serie A con la maglia della Beneamata. Un piccolo record da festeggiare: per essere 'solo' un pupillo di Mancini, ne ha fatta di strada.
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