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Roberto Mancini sa benissimo che per tornare a vincere serve gente di personalità e non solo in campo. Come anticipato da FcInter1908.it, va in questa direzione la scelta di riportare a Milano Dejan Stankovic. L’ex nerazzurro è considerato un motivatore nato. Il guerriero che, tra le altre cose, dovrebbe scuotere un gruppo cui «troppo spesso manca cattiveria agonistica», Mancio dixit.L’attuale vice di Stramaccioni ad Udine, secondo la Gazzetta dello Sport, sarebbe stato scelto per fungere da tramite tra squadra, allenatore e società. Un ruolo che ai tempi di Mourinho ricopriva Lele Oriali.. Un compito delicato che non andrebbe a interferire con quello del vice di Mancini, Sylvinho. Il contratto di Stankovic con l’Udinese è in scadenza e non è così scontato che venga rinnovato. Mancini, che con Deki ha vinto tantissimo tra Lazio e Inter, lo ritiene perfetto per l’esperienza, il carisma e la possibilità di instaurare un rapporto privilegiato con i giocatori,Anche se il nuovo incarico per certi versi lo allontanerebbe dall’amato campo, Stankovic è pronto a tornare a quella che ha sempre considerato casa sua. All’Inter del resto in 9 stagioni ha vinto tutto, rimanendo nel cuore dei tifosi. Come dimostrato il 4 maggio scorso, quando è tornato in campo al "Meazza" per l’amichevole benefica organizzata da Zanetti, ricevendo ovazioni a ogni tocco di palla. E proprio con Zanetti il serbo si ritroverebbe a lavorare a stretto contatto.
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