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Il razzismo secondo Tosel è un tariffario molto particolare, che a seconda di quale tifoseria lanci i cori decide di punirne la gravità con una mano più o meno pesante. Ammontava a 50.000€ la multa rimediata dall'Inter per avere i suoi sostenitori: 1) all'11° del primo tempo, all'11°, 15°, 16° e 19° del secondo tempo, indirizzato grida e cori costituenti espressione di discriminazione razziale ad un calciatore della squadra avversaria; 2) al 30° del primo tempo e al 44° del secondo tempo, indirizzato analoghi cori nei confronti di altro calciatore della squadra avversaria; 3) al 12°del primo tempo ed al 34° e 37° del secondo tempo, esposto quattro striscioni dal contenuto insultante nei confronti di un calciatore e dei sostenitori della squadra avversaria.
Fanno quindi discutere le ultime multe ufficializzate oggi. Lo striscione offensivo nei confronti di Platini vale 10.000€. I cori a sfondo razzista all'indirizzo di un giocatore di colore della squadra avversaria, con aggravante di uso di raggi laser e lancio di accendini in campo: 30 mila euro. I cori a sfondo razzista all'indirizzo di un giocatore di colore, non avversario e neppure in campo invece valgono una bazzecola: solo 4.000 euro. Stranezze tutte italiane. Due pesi e due misure, verrebbe da malignare.
Ecco cosa scrive Aligi Pontani nella rubrica Tempo scaduto su Repubblica.it. "Secondo le sue (di Tosel) decisioni, dunque, insultare Platini (come hanno fatto i tifosi laziali) è due volte e mezzo più grave che augurarsi la morte di Balotelli saltellando e ribadendo la non esistenza di negri italiani, come fatto dai tifosi juventini; augurarsi invece la contemporanea eruzione di Etna e Vesuvio per lavare col fuoco siciliani e napoletani, non costa proprio nulla: nelle decisioni di Tosel su Juventus-Catania non ce n'è infatti traccia, evidentemente l'addetto all'ascolto era distratto, oppure non ha sentito bene, oppure si è dimenticato di scriverlo nel referto. Può capitare, no? D'altra parte, lo Juventus Stadium, il più bello, moderno e produttivo impianto italiano, è sotto diffida per il comportamento non proprio bello, né moderno e tantomeno produttivo di parte dei suoi tifosi: sempre gli stessi, sempre più impuniti. Se l'addetto all'ascolto avesse ascoltato, quindi, lo Juventus Stadium sarebbe stato squalificato per la gara interna col Pescara: non proprio una tragedia sul piano sportivo, ma vuoi mettere il danno d'immagine?" Già, vuoi mettere? Anche perché ogni tanto si gioca anche fuori dai confini nazionali. E, come ha imparato la Lazio sulla sua pelle, la Uefa è davvero poco incline a chiudere un occhio su atteggiamenti così vergognosi. Per fortuna.
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