Il sito di Gianluca Di Marzio ha intervistato Francesco Toldo, ex portiere nerazzurro che ancora oggi lavora stretto contatto con l'Inter: prima ha lavorato al progetto Inter Campus e ora è il responsabile di Inter Forever. L'ex calciatore ha raccontato della sua decisione di lasciare il calcio: "Era l'anno del Triplete e da tempo dicevo che se avessimo vinto tutti e tre i trofei avrei lasciato il calcio la sera stessa. È stato davvero così e ne sono felice. So di non aver collezionato tante presenze nel 2010 ma so di aver contribuito a quella vittoria dando sostegno al gruppo a modo mio. Ho smesso con la stessa felicità di quando ho iniziato e ho chiuso la mia carriera con un trofeo importante come la Champions. Quando ho comunicato la mia scelta al Presidente Moratti era come se lui già immaginasse cosa volessi dirgli. Allora mi ha chiesto di restare in società, non voleva perdermi. E' stato tutto molto bello, ha lasciato scegliere a me cosa preferissi. Ho deciso di fare per due anni l'ambasciatore per un progetto importante e davvero gratificante come Inter Campus, una bellissima esperienza; poi ho creato Inter Forever, la formazione dei giocatori nerazzurri del passato, qualcosa che non esisteva. Stiamo avendo un grande successo, soprattutto a livello internazionale, motivo per cui anche la nuova società è molto soddisfatta".
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Toldo: “L’Inter vuole tornare grande. Per quel gol contro la Juventus…”
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QUEL GOL ALLA JUVE - "Il momento più bello? Ce ne sono parecchi, ovviamente citare la vittoria della Champions League sarebbe troppo semplice. Il mio ricordo più divertente è il gol contro la Juventus. La gente mi ferma ancora per strada e mi ringrazia. E vuoi sapere una cosa? Io quella volta me lo sentivo proprio che avrei segnato. Prima della partita, infatti, dissi a Cuper: "Scusi mister, guardi che se per caso perdiamo 1-0 e siamo alla fine, se capita l'occasione io vado". Lui in genere mi diceva sempre di stare fermo, ma quella volta mi disse di andare tranquillo. Andò bene e fu una grande gioia. Altri episodi? Le risse a Valencia sono indimenticabili, così come le tante lotte con le pretendenti per lo scudetto".
INDESCRIVIBILMENTE INTER - "Se ti dovessi descrivere ciò che è stata l'Inter, però, sarei in difficoltà. L'Inter è come una cavalcata, quando giochi in quella squadra non sai mai cosa possa succedere, è come se uscissi in barca sapendo di poter trovare il mare calmo ma anche la bufera. Per questo, per me, è stata una continua emozione".
Adesso all'Inter c'è Thohir e c'è un progetto di ricostruzione che deve ancora decollare. Toldo a proposito ha sottolineato: "Credo ci sia la volontà di tornare ad alti livelli e si sta ristrutturando l'azienda anche per dare all'Inter un profilo più Internazionale".
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