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Dispetti tra cugine. Manovre di disturbo sul mercato che mettono Milan e Inter una di fronte all'altra come sta succedendo in queste ore per il caso Tevez. La prima pietra la scagliò l'Inter, come ricorda la Gazzetta dello Sport. Era l'epoca del presidente Fraizzoli che strappò al milanista Buticchi Giacomo Libera, attaccante del Varese già promesso ai rossoneri: 200 mln di lire e la metà di De Vecchi l'offerta rossonera, 800 mln il rilancio e gli interisti la spuntarono. Storie di intrighi da 007.
IBRA NERAZZURRO - Ma quella che si ricorda di più è la recente storia dell'arrivo a Milano di Ibra: Galliani aveva già l'accordo con il giocatore, ma l'Inter rilanciò e riuscì a prelevarlo dalla Juventus. Due anni di vittorie, poi la partenza per la Spagna e il ritorno sull'altra sponda di Milano.
NESTA E CANNAVARO - C'è poi l'intrigo Nesta. Moratti lo aveva promesso a Cuper e aveva l'accordo con Cragnotti: undici mln di euro. Ma a poche ore dalla scadenza del deposito dei contratti Berlusconi chiamò il presidente della Lazio e raddoppiò l'offerta. Gli interisti dovettero consolarsi con Cannavaro.
SCARAMUCCE - Galliani cercò di strappare all'Inter anche Suazo: Cellino firmò il contratto con i rossoneri nonostante ne avesse già firmato uno con l'Inter. Il Milan ha cercato di dire la sua anche nell'affare Ranocchia, l'Inter ci ha provato con Gilardino.
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